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Reja: «La Lazio deve crescere»
Giovedì all’Olimpico col Vaslui largo al turnover, dentro Rocchi, Lulic e Matuzalem
Reja: «La Lazio deve crescere»
Giovedì all’Olimpico col Vaslui largo al turnover, dentro Rocchi, Lulic e Matuzalem
(foto Getty Images)
ROMA – Il 2-2 di San Siro ha lasciato il segno. Sorridono i tifosi, certi di poter vivere una stagione da protagonisti ma, soprattutto, sorride Reja: «Speravo di vincere – ha spiegato a Lazio Style Radio – ma alla fine sono contento lo stesso. Vedere il Milan in difficoltà è stata una gioia. Siamo sulla strada giusta, ma serviranno altre verifiche». Secondo il tecnico quella di San Siro non è ancora la vera Lazio: «Per mezz’ora ho visto una grande personalità, ma dobbiamo ancora migliorare sugli equilibri e imparare a soffrire meno quando siamo in vantaggio. Abbiamo ancora grossi margini di miglioramento, sia fisico che mentale».
Reja si aspetta molto soprattutto da Klose e Cissé: «Possono fare ancora meglio. Il tedesco, inoltre, aveva giocato due volte con la Germania. Tra primo e secondo tempo ha avuto un problema alla caviglia, ma ha resistito fino a metà della ripresa. Cissé cerca sempre il tiro in porta, non ci pensa mai due volte, e le sue conclusioni sono portate con rabbia. È determinato. Spero mantengano sempre un rendimento alto».
Chiuso il capitolo campionato, il tecnico guarda alla sfida di Europa League contro il Vaslui in programma giovedì all’Olimpico (calcio d’inizio ore 19): «Quest’anno devo avere la forza di cambiare 4-5 giocatori per gara. Abbiamo una rosa adeguata e ci sarà spazio per tutti. Il turnover sarà fondamentale con tutti questi impegni». Parole che hanno trovato riscontro nella seduta di ieri pomeriggio a Formello, in cui Reja ha provato l’undici europeo. Si cambiano uomini ma non modulo. Confermato il 4-2-3-1, Marchetti sarà in porta. Difesa con Zauri, Diakité, Dias e Lulic. Davanti a loro Ledesma e Matuzalem. Gonzalez, Mauri e Cissé agiranno alle spalle di Rocchi. Ledesma, intanto, dal suo sito internet ufficiale incensa Klose: «Sapevo che era fortissimo, ma vedendolo tutti i giorni in allenamento ti rendi conto ancora di più di quanto sia di categoria superiore»
fonte: Leggo
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