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REJA: “Resterei altri dieci anni…”
Il tecnico biancoceleste è intervenuto alla presentazione del libro “Il Ritorno delAquila”
REJA: “Resterei altri dieci anni…”
Il tecnico aggiunge: “L’unione del gruppo è la nostra forza. E’ nato tutto nel ritiro di Norcia alla cena per il compleanno di Zarate. La Lazio deve lottare per grandi obiettivi”
Il tecnico biancoceleste è intervenuto alla presentazione del libro “Il Ritorno delAquila”
Si è tenuta oggi alle 18:30 presso la Sala Flaminia dell’hotel River Chateau la presentazione del libro “Il Ritorno dell’Aquila”.
IL LIBRO
La rinascita societaria e quella tecnica. I segreti dei nuovi campioni e le abitudini dell’aquila Olympia, la mascotte della squadra. C’è tutto il mondo della nuova Lazio, quella di Lotito e Reja, nel “Ritorno dell’Aquila”, il libro scritto dal giornalista della Gazzetta dello Sport Stefano Cieri ed edito da Limina. Il volume analizza le diverse fasi della ricostruzione di un club e di una squadra che era arrivata sull’orlo del baratro dopo l’epoca di Cragnotti. Quella dei grandi trionfi e dei debiti ancor più grandi. Il racconto parte proprio da questa prima ricostruzione, prettamente economica, operata dal presidente Lotito nell’arco di un quinquennio. Si passa poi alla storia più recente, quella degli ultimi due anni, che ha visto il tecnico Edy Reja protagonista di un’altra ristrutturazione, quella tecnica. Con una squadra ripresa per i capelli da una retrocessione in serie B ormai quasi sicura e portata nel giro di pochi mesi a sedere nuovamente al tavolo delle grandi. E poi ci sono le storie calcistiche e personali dei nuovi idoli della tifoseria laziale: Hernanes, Klose e Cisse. Tre personaggi diversissimi tra loro, per cultura, estrazione ed approccio alla vita e alla professione. Accomunati da quest’anno dagli stessi colori e da un obiettivo comune: riportare la Lazio ancora più in alto. La parte finale del libro è dedicata a Olympia, l’aquila che da un anno a questa parte è diventata parte integrante della squadra.
LA PRESENTAZIONE
Alla presentazione hanno partecipato anche, come moderatore, Enrico Sarzanini, giornalista di Leggo, e l’allenatore biancoceleste Edy Reja oltre ovviamente l’autore del libro.
(Enrico Sarzanini, Edy Reja e Stefano Cieri)
Ecco le dichiarazioni di Reja:
“Non credo di avere troppi meriti, Credo sia stato findamentale per la scalata il presidente Lotito che ha salvato la Lazio ed è stato la base della risalita.
Sul Libro
“Ho letto questo libro. Ho trovato tante cose che non conoscevo come alcune situazioni all’Hajduk di Spalato. Mi ha fatto piacere leggere e scoprire tante cose. Come ad esempio le storie di Klose e Cisse. Non conoscevo la loro storia e mi ha aiutato nella conoscenza dei ragazzi”
Sulla sua esperienza nella capitale
“Io mi sono impegnato al massimo fin dall’inizio. Non è stato facile. Ma l’unione del gruppo è stata la medicina. Siamo ripartiti da quello. Ora speriamo di raggiungere un obiettivo molto importante come il terzo posto”
Sul futuro suo e della Lazio?
“L’importante è che la Lazio lotti sempre per questi obiettivi che una società gloriosa come la nostra deve cercare di centrare”
Sarzanini chiede: E magari scrivere un altro capitolo?
Magari altri dieci anni. Ma te ce la fai a scriverli? (rivolto a Cieri, ndr). “Si si” risponde l’autore tra le risate generali.
I momenti più belli?
“Sicuramente i derby vinti. Per noi era oramai un’ossessione e un peso dopo averne persi tanto.
Dove è venuta fuori la compatteza del gruppo?
“Dal ritiro di Norcia. Una sera era il compleanno di Zarate eravamo a cena tutti insieme. I ragazzi si sono guardati in faccia e si è cementato il gruppo- Questa è la nostra forza.
Il tecnico è poi andato a vedere la partita dell’Udinese contro l’AZ per studiare i friulani e qualche giocatore olandese che viene tenuto sotto osservazione e tra primo e secondo tempo dovrebbe incontrare la stampa per rilasciare due battute ai giornalisti presenti.
AGGIORNAMENTO ORE 20:00
Reja dopo il primo tempo ha incontrato anche la stampa rispondendo alle domande che i cronisti gli hanno fatto?
Sul terzo posto?
Il Napoli era già nella lista che lottavano per Champions. E’ una squadra che nella parte finale ha avuto grandi rendimenti. E’ andata fuori dalla Champions immeritatamente. Ha l’organico di alto spessore e gradevole dal punto di vista estetico. Complimenti e auguriamoci che possa stare pià indietro possibile perché nella lota a due sono un avversario temibile. Quello che conta è la Lazio. Abbiamo un organico importante, ma dobbiamo recuperare qualcuno
Chi potrà recuperare dal primo minuto?
“Ci sono giocatori che sono da parecchio fuori. Anche se sono in gruppo da qualche giorno è difficile che possano partire tutti dall’inizio . Non posso mettere tre o quattro giocatori in campo in queste condizioni, mi auguro uno in campo e uno in panchina. Spero di recuperarne almeno uno e mezzo diciamo. Nelle gare non puoi mai preventivare eventuali sostituzioni, ma abbiamo necessità di recuperare qualcuno anche perché non so se Garrido potrò recuperarlo domenica”.
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