I rinforzi di Bielsa sono caduti in disgrazia

RASSEGNA STAMPA LAZIO – Poco più di un anno fa c’era Marcelo Bielsa nei sogni dei tifosi. Il profeta della rinascita laziale, però, disertò il ritiro nonostante il contratto firmato con Lotito: tutto in fumo, i contestatori all porte e progetto abortito. Inzaghi poi è riuscito a trasformare l’11 settembre biancoceleste in una stagione da incorniciare. Per fortuna, verrebbe da dire, anche analizzando le richieste che il maestro argentino che aveva chiesto stravaganti sagome tedesche per gli allenamenti, di alzare muri a Formello ristrutturando il centro sportivo a modo suo, e per rinforzi tutti giocatori caduti in disgrazia o quasi. Ieri è ufficiale il passaggio di Enner Valencia, a lungo inseguito la scorsa estate prima di virare su Immobile, al Tigres, squadra messicana. Senza dimenticare la scena dell’ecuadoregno che finge un infortunio per sfuggire all’arresto in capo per non aver pagato gli alimenti al figlio. E’ andata bene penserà il diesse Tare che aveva provato a strapparlo al West Ham. E gli altri nomi proposti dal “Loco”? Pato gioca in Cina e se ne sono perse le tracce a grandi livelli ormai da tempo, il difensore Jardel fa solo panchina nel Benfica, il cileno Isla è riuscito a riciclarsi al Cagliari con modesti risultati. Insomma il presidente Lotito che si appresta la prossima settimana a festeggiare il tredicesimo anno di Lazio può esultare per quel rifiuto chiesi è trasformato in un colpo di fortuna anche per le casse biancocelesti (Bilesa avrebbe preso 3 milioni, Inzaghi si è accontentato di un decimo). Il tecnico argentino ha già stravolto il Lille cacciando il capitano Mavuda, Eder (il portoghese decisivo nella finale dell’Europeo) e altri 8 giocatori. Smembrato il gruppo storico e tutto da rifare con buona pace del presidente Gerard Lopez. Tutto sommato a Lotito è andata bene così.