ROCCHI: “HERNANES? Forse soffre l’attuale situazione contrattuale, il futuro incerto lo rende poco sereno. KEITA? Sta crescendo tanto”

NOTIZIE SS LAZIO – «Con HERNANES condividevo la camera e posso dire che è un ragazzo molto attaccato alla maglia, nonché un professionista esemplare, meticoloso, che cerca sempre di allenarsi al massimo per dare il meglio nel suo lavoro. Forse soffre l’attuale situazione contrattuale, il futuro incerto lo rende poco sereno e ciò – spero di sbagliarmi – potrebbe incidere sul campo. Non so se la Lazio abbia la forza per trattenerlo, non vorrei che quella intrapresa fosse la strada che porta a non tenere il calciatore. E’ una mia sensazione, magari la società avrà le sue strategie con i suoi tempi. Speriamo solo che non sia troppo tardi». Tommaso ROCCHI, ai microfoni di Radio Sei, difende il suo ex compagno e analizza anche altri giocatori della LAZIO.

Su KEITA
Tutte le volte che mi è capitato di allenarmi insieme a lui, ho sempre intravisto le sue ottime qualità. Sono contento che lo stia dimostrando in una piazza importante come quella laziale, con tutte le aspettative e le pressioni del caso. Lo vedo maturato, sta crescendo anche a livello caratteriale e di personalità. Il mio consiglio è di mantenere l’umiltà e la voglia di giocare che si ha da giovani, senza troppi pensieri per la testa. Non deve mai sentirsi appagato, ma continuare a mettersi a disposizione del tecnico e della squadra. Penso che abbia tutte le carte in regola per fare sempre meglio 

Sulle critiche a  KLOSE e HERNANES
Penso che tutta la squadra abbia iniziato con qualche difficoltà, riscontrando un po’ di problemi anche a causa degli infortuni e dell’inserimento non ancora completo dei nuovi acquisti, che hanno bisogno di ambientarsi prima di poter rendere al meglio. Se i risultati non arrivano si fa fatica, ed è chiaro che anche Hernanes e Klose non stiano vivendo il loro miglior momento, anche per colpa dei guai fisici nel caso del tedesco

Un futuro alla LAZIO
 Il discorso si valuterà eventualmente a fine carriera. In questo momento penso a giocare a calcio, il futuro lo valuterò una volta che avrò smesso. Sicuramente mi è dispiaciuto finire così dopo otto anni e mezzo la mia storia con la LAZIO. E’ normale che mi sarebbe piaciuto terminare la carriera nella Lazio, ma soltanto nel momento in cui non mi fossi più sentito un giocatore di calcio. Le differenze di vedute con la società sono nate nel momento in cui abbiamo fatto valutazioni diverse. Con Lotito Quando ci siamo affrontati da avversari abbiamo parlato, riso e scherzato, dandoci appuntamento a quando smetterò di giocare. Ad oggi non ci sono stati altri contatti, in questo momento ognuno pensa a far bene nei rispettivi ruoli”.

Sul rapporto con Petkovic
“Con Petkovic ho sempre avuto un buonissimo rapporto, a tempo debito abbiamo parlato e ci siamo detti le cose che pensavamo. E’ normale che l’allenatore e la società facciano le loro valutazioni, come è normale che le abbia fatte anch’io. Sicuramente non rientravo nei piani, ma da quello ad andare via sono intercorse ulteriori componenti”.

Sul suo futuro
“Fantasticando un po’, direi che mi vedo meglio in un contesto fuori dal rettangolo verde, come osservatore o magari per un ruolo dirigenziale. Il dubbio, però, è che mi mancherà il campo e allora magari prenderò anch’io in considerazione l’idea di insediarmi come collaboratore nella prima squadra o allenare i ragazzi del settore giovanile. Ad oggi non mi vedo allenatore ‘dei grandi’, lo ritengo un ruolo difficile per cui bisogna essere portati”