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Rocchi: “La Lazio deve sfruttare il fattore Olimpico. Balo lo prenderei. Biglia e Mauri? Ecco cosa penso…”

L’ex capitano biancoceleste ha parlato della partita di stasera, del mercato ma anche delle situazioni interne e di spogliatoio…

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NOTIZIE LAZIO – Stasera c’è la Champions League, o meglio una prima gara che l’Europa dei grandi potrebbe garantirla. Contro il Bayer Leverkusen non si può sbagliare e uno che di preliminari, di Europa e di Lazio se ne intende è senza dubbio Tommaso Rocchi. L’ex capitano biancoceleste decise con una doppietta la gara di Bucarest di 8 anni fa nel 3-1 alla Dinamo nel ritorno del playoff. Il quinto bomber di sempre della storia della Lazio ha parlato a Radiosei del match di stasera, ma non solo.

Hai già vissuto la Champions, che cosa si prova?

“É una bella esperienza senza dubbio anche per il fatto di misurarsi con culture, paesi e tifoserie diversi. Spero vivamente che oggi la Lazio passi il turno”.

Che idea ti sei fatto della sfida di stasera?

“Penso che sarà una partita giocata a viso aperto. Il prestigio ce l’hanno entrambe le squadre: il passaggio del turno sarà vissuto al massimo da tutte e due. Sono due squadre forti, il Bayer ha dei punti deboli dietro ma la cosa importante sarà il fattore campo. Ricordo che contro il Werder Brema abbiamo fatto fatica in trasferta mentre in casa abbiamo disputato una partita bellissima”.

Che ricordo hai di quel match in cui sei stato l’autore di una doppietta?

“Io ho fatto 2 gol ma tutta la squadra ha giocato bene: siamo stati molto concentrati e determinati. I tedeschi sono forti fisicamente e compatti. Oggi varrà la giocata del campione, di qualità spinti anche dal pubblico. La situazione migliore oggi in casa sarebbe di fare gol e non prenderli. Importante sfruttare il fatto che si gioca in casa”.

In virtù delle ultime sconfitte che sensazione hai dal punto di vista della condizione e del gruppo?

“Ho visto questo inizio di stagione un po’ difficile: perdendo partite sorgono dubbi, ne risente anche l’umore. Forse la squadra può aver perso un po’ di fiducia, ma i test iniziali servono proprio per valutare il gruppo, i nuovi, il modulo. Certo le vittorie avrebbe facilitato, ma penso che la squadra avrà una gran voglia di fare risultato e darà il massimo perché è consapevole dell’importanza del match”.

C’è il rischio che con l’Europa diventi più difficile il campionato?

“La difficoltà sta nel fatto di giocare ogni tre giorni: devi essere molto bravo nella preparazione, a saper gestire le forze non solo fisiche, ma anche mentali. Anche i nuovi acquisti devono ambientarsi e capire il calcio italiano e quando ti trovi a giocare spesso devi avere i ricambi giusti. Da qui alla fine del mercato uno o due innesti servirebbero”.

Questione attacco: la punta principale è Klose che ha 37 anni, Djordjevic infortunato. Servirebbe un altro attaccante di ruolo?

“Miro è un grandissimo campione ma ha un’età in cui bisogna calcolare anche l’infortunio e il momento no. Giocando ogni tre giorni, serve un altro attaccante per fare da cambio, anche da tenere in panchina: tre punte di livello sono necessarie. Anche perché un Felipe o un Candreva non sono attaccanti di ruolo”.

Sono due gli ultimi nomi accostati alla Lazio: Balotelli e Adebayor. Cosa ne pensi?

“Sono entrambi due giocatori validi. Adebayor è un giocatore che ha dato più prima che adesso, ma è comunque di qualità. Balotelli è un grandissimo calciatore, ma la storia dimostra che ha una personalità difficile da gestire. Io lo prenderei perché è un giocatore valido: poi bisogna valutare come gestirlo, io mi auguro che sia in una situazione di crescita. Sono comunque due giocatori validi che potrebbero fare comodo alla Lazio”.

Che idea ti sei fatto su Keita?

“Da quando l’ho conosciuto io penso che sia cresciuto e ha qualità. E’ riuscito ad inserirsi bene anche con la squadra, ma essendo giovane ha bisogno di giocare. Qui può avere meno spazio e questo può ostacolare un po’ la sua maturazione. Andare in un’altra squadra dove potrebbe giocare di più lo aiuterebbe a crescere più in fretta”.

Questione capitano: perché secondo te il gruppo non ha scelto il capitano? Non è un gruppo poi così unito….

“Quando lo sono stato io c’era stata una votazione dello spogliatoio. La fascia nasce li dentro, da una decisione dei calciatori e dell’ allenatore. Il capitano ci deve essere: non possono verificarsi simili situazioni. Ad oggi la darei alle persone che sono lì da più tempo e hanno maggiore spessore. Di Biglia non mi aspettavo che fosse lui il capitano perché è da meno anni che è alla Lazio. Mi sarei aspettato di più un Radu o un Candreva”.

Tornasse Mauri potrebbe indossare la fascia?

“Anche questa è una situazione che non capisco: va via e ritorna. Due mesi fa il contratto non è stato rinnovato, adesso torna. Io sono comunque contento della cosa perché serve alla Lazio”.

La Lazio di oggi è più forte dell’anno scorso?

“No penso che più o meno è uguale”.

Te la senti di fare una previsione in percentuale su chi passerà il turno?

“Ma non sono mai stato bravo con i pronostici ma siccome tifo Lazio ti direi 60% Lazio e 40% Bayer”.

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