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ROCCHI: “L’affetto e l’amore che c’è col popolo laziale rimarrà sempre”

L’ex capitano biancoceleste parla anche del suo futuro nei quadri dirigenziali della Lazio, di Mauro Zarate e di tanto altro…

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SS LAZIO NOTIZIE – Ieri ha fatto il suo esordio con la nuova maglia: Tommaso Rocchi è sceso in campo al 77esimo minuto della sfida tra Udinese e Inter. “L’esordio? Un po dispiaciuto per la sconfitta ma sono felice di aver iniziato questa avventura. Purtroppo è stata una partita un po così: abbiamo subito gol nel nostro miglior momento e poco dopo il secondo che ci ha tagliato le gambe”, sono le sue parole ai microfoni di Radio Radio dove l’ex capitano parla dei suoi primi giorni in nerazzurro e chiarisce quali sono i suoi progetti futuri:

Ci spieghi la scelta di andare all’Inter?
“E’ stata una scelta difficile perchè dopo tanto tempo non era facile cambiare. Mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera alla Lazio. Poi però ci sono delle valutazioni da fare, sia da parte mia che da parte della società. La decisione del club era molto chiara: avrei avuto poco spazio ma per me ci sarebbe stato un ruolo al termine della carriera. Era una situazione che sicuramente mi faceva piacere, c’è un legame che restarà sempre con la Lazio, però volevo giocare ancora, quest”anno e anche il prossimo, per questo quando è arrivata l’occasione di giocare all’Inter l’ho presa subito in considerazione perchè la ritengo una delle migliori squadre a livello internazionale. Quindi ho deciso di fare questa scelta, anche se per soli sei mesi ma con l’ipotesi di allungare per un altro anno”.

Che ambizioni ha questa Lazio?
“Ambizioni importanti, la squadra è sempre stata forte. Negli ultimi anni, una volta raggiunte certe posizioni, certi risultati, ci sono sempre state più pressioni da gestire ed il difficile diventa mantenere la posizione di classifica. Ma sono sicuro che questa Lazio lotterà fino alla fine”.

Come si spiega il declino di Zarate?
“Credo che si sia creata una situazione dove lui non riesce ad esprimere le sue potenzialità. Quest’anno ha avuto poco spazio e anche il modulo non ha aiutato. Ma anche quando ha giocato non è riuscito ad esprimere le proprio potenzialità. A questo punto credo che la sia meglio per tutti quanti che il giocatore si cerchi una sistemazione che gli permetta di esprimere al meglio le proprie qualità”.

Non sarebbe più logico di smettere ora e fare il dirigente nella tua squadra del cuore?
“Quella è una situazione che uno valuta perchè quando uno arriva ad una certa età comincia a valuta anche il discorso futuro che va oltre il calcio. Però non è facile: quando fai il giocatore per tanto tempo e ti senti ancora di poterlo fare non è facile prendere una decisione. In questo momento ho fatto una scelta perchè sono convinto di poter giocare ancora qualche anno. Sul fatto di fare il dirigente, questa è una cosa che mi piacebbe e ne ho parlato con la Lazio: quando arriverà il momento, di comune accordo, ci sentiremo e valuteremo questa ipotesi”.

Rocchi viene punzecchiato spiritosamente dagli ospiti presenti in studio: “In quell’intervista a Inter Channel mancava solo che ti baciavi la maglia!” e l’ex giocatore biancoceleste coglie l’occasione di spiegare meglio la situazione: “Quell’intervista doveva andare in onda integrale. La domanda era sui miei obiettivi personali e i miei obiettivi erano quelli di giocare il più possibile, di riuscire a segnare e fare bene per la mia nuova squadra. La seconda domanda è stata ‘Chi arriverà prima tra Lazio e Inter?’ e io ho risposto Inter. Ma penso che sia una cosa normale visto che in quel momento io andavo a giocare per loro. Non ho voluto fare polemiche, loro hanno riportato subito: ‘Voglio arrivare davanti alla Lazio’, come se io avessi qualcosa contro il club biancoceleste. Ma è chiaro che io voglio arrivare davanti a tutti e penso che questo sia normale”.

Hai visto lo striscione per te sabato all’Olimpico?
“Si si ho visto tutto e avevo i brividi. Sapere che hanno fatto degli striscioni per me e cantato il mio nome mi ha reso molto felice. L’affetto e l’amore che c’è con la gente laziale è una cosa che rimarrà sempre, che mi porterò dentro e che racconterò ai miei figli. E la cosa bella è che oggi questo rapporto continua e continuerà in futuro. Ci tengo a sottolinearlo perchè non ci sono dubbi su questo”.

Quanto è stata importante il modulo di Stramaccioni per la tua scelta?
“E’ chiaro che l’allenatore mi ha voluto perchè posso essere utile e che ho caratteristiche diverse da tutti gli altri attaccanti. Sarà a me poi ripagare la fiducia sul campo”.

Chi è più forte tra Lazio e Inter?
“Penso che siano due squadre importanti, che hanno bravissimi giocatori. Magari in questo momento l’Inter è in flessione e la Lazio è riuscita ad allungare. Ma vedo due squadre forti che lotteranno per le prime posizioni fino alla fine”.

Avresti mai immaginato di finire all’Inter?
“No, non lo avrei mai immaginato. Ma è bello che, dopo 9 anni di Lazio e sul finire della carriera, ricevere la chiamata di una formazione come l’Inter”.

Ma torni alla Lazio?
“Posso assicurare al 100% che io vivo a Roma e quindi tornerò sicuramente a vivere a Roma. E la prima cosa che farò quando tornerò nella Capitale sarà parlare con la società per vedere se c’è questa possibilità di restare all’interno dei quadri dirigenziali. A me piacerebbe molto, la società mi vorrebbe in questo ruolo e quindi, ad oggi, sono parole e c’è la volontà di entrambi. Quando arriverà il momento valuteremo il da farsi”.

Perchè non una conferenza d’addio?
“Lo avrei fatto e mi sarebbe piaciuto. Solo che la trattativa stava andando avanti da un po di giorni e se si fosse chiusa prima sicuramente si sarebbe fatta. Invece poi, il giorno della chiusura, sono stato avvisato alle 7 di sera: ‘Domani mattina devi partire’. Mi sono trovato in mezzo e non ho avuto la possibilità. Ho voluto molto questo collegamento per poter salutare la gente di Roma”.

Il giocatore risponde ad un messaggio di un tifoso nel quale viene accusato lui e tutto lo spogliatoio laziale di non aver protetto al meglio un giocatore come Zarate: “Il calcio è bello perchè ognuno da una propria opinione ma delle volte bisognerebbe trovarsi dentro le situazioni per commentare. Io chiedo a questo tifoso di mettere le telecamere nello spogliatoio e vedere che tipo di rapporto ha Zarate con i compagni: lui non ha mai avuto problemi con la squadra così come la squadra con lui. Lo dico apertamente: la verità è questa. Dispiace a tutti che abbia avuto queste difficoltà che non gli hanno permesso di esprimere tutto il suo valore. Quando parlerà anche Zarate sono sicuro che potrà confermare di non aver mai avuto problemi con i propri compagni”.

Consigli a Lotito per gennaio?
“Penso che la suqadra sia già valida ma conoscendo il presidente, se può intervenire per migliorare la squadra, lo farà. Servirebbe solamente un acquisto mirato che possa far fare realmente il salto di qualità e non acquistare un giocatore tanto per comprare”.

Petkovic è così diverso da Reja?
“E’ un bravo allenatore. Ha avuto il merito di riuscire subito ad ambientarsi in Italia e a capire subito la realtà del calcio italiano e della Lazio. E’ riuscito ad interpretare e a vedere questo modulo, avendo anche un po fortuna nei giocatori a disposizione che riescono ad interpretarlo al meglio. Sommando tutte queste cose i risultati si vedono e credo che molto del merito sia suo”.

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