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ROCCHI: “Questa LAZIO é alla pari con le altre per il terzo posto. DJORDJEVIC ha fame, ma può fare di più”
Iuinto marcatore di sempre con la Lazio, dopo aver chiuso l’avventura italiana ha provato l’esperienza in Ungheria , all’Haladas…
NOTIZIE SS LAZIO – Una delle ultime bandiere biancocelesti, l’ultimo bomber che ha vestito la gloriosa casacca della prima squadra della Capitale. Tommaso ROCCHI, quinto marcatore di sempre con la Lazio, dopo aver chiuso l’avventura italiana ha provato l’esperienza in Ungheria , all’Haladas. Ma l’attaccante scuola Juve non ha dimenticato il biancazzurro e sulle frequenze di ‘Radiosei’ ha raccontato i primi mesi ungheresi. “Mi trovo bene e sono soprattutto contento per l’esperienza che sto facendo in un campionato molto diverso dalla Serie A. Nelle prime gare ho dovuto trovare confidenza con l’ambiente e il giusto amalgama con la squadra. Domenica abbiamo vinto anche grazie ad un mio gol e sono molto soddisfatto di questo. Cercherò di dare il massimo finché farò questo mestiere. L’ungherese? È una lingua difficile. Per ora sono fermo ai convenevoli, per il resto parlo l’inglese, ma non tutti lo capiscono, ad esempio al supermercato devo arrangiarmi (ride, ndr)”. Poi l’attenzione si sposta sulla Lazio: “Ho seguito qualche partita. Credo abbia avuto un inizio un po’ difficile, alternando belle prestazioni a risultati poco soddisfacenti. Nelle ultime gare però la Lazio ha dimostrato di essere una squadra molto competitiva. Juve e Roma sono irraggiungibili, ma per il terzo posto gli uomini di Pioli partono alla pari con tutte le altre. Credo che potrà giocarsi fino in fondo le sue carte”. Chi ha particolarmente impressionato in queste ultime partite é Filip Djordjevic: “Mi sembra molto bravo. È un giocatore completo, che sa giocare a calcio, ha voglia, è reattivo e ha fame, cosa importante nel calcio. Si sta ambientando bene e credo possa farlo ancora di più. È stato un ottimo acquisto, ma se non dovesse segnare per due o tre partite bisognerà avere pazienza. Occorrerà mantenere le aspettative giuste. Poi ora non sta giocando Miro e sappiamo bene che giocatore sia”. A fare da contraltare c’è Keita, rimasto in panchina negli ultimi match : “La sua situazione la sto monitorando. Se ultimamente non sta giocando è per via delle valutazioni che sta facendo il mister. L’equilibrio tattico è importante e molto dipenderà anche dal tipo di avversario che si affronta. Ha fatto bene l’anno scorso e credo che quest’anno possa confermare le sue qualità. Dovrà allenarsi bene e cercare di mettere in difficoltà l’allenatore, meritandosi di giocare. Se rischia di emulare Zarate? Sia nei momenti positivi che negativi non deve né esaltarsi troppo ne abbattersi. È un atteggiamento fondamentale per diventare grande. Il lavoro paga sempre, non bisogna mai sentirsi arrivato. Ha qualità e deve rimanere sempre concentrato per cogliere al volo le opportunità che gli verranno date”. Chi invece é sicuro del posto é Stefan Radu, atteso al rientro dopo la sosta per la prova da centrale.: “Il grande Delio ieri ha messo il dubbio a tutti. Quando ho parlato con lui mi ha sempre confidato di aver piacere di giocare centralmente, ma dopo tanti anni da esterno non è semplice tornare alle origini. Io lo proverei, anche perché un giocatore non dimentica i movimenti di un ruolo che ha svolto fino a qualche anno fa. Con il romeno al centro credo che la difesa biancoceleste possa essere più forte”. Un altro ex compagno del veneziano, Cristian Ledesma, non sta vivendo un bel periodo con la maglia della Lazio.: “Ci siamo sentiti per messaggio per i rispettivi auguri di compleanno. A dicembre dovremmo vederci. Mi dispiace per questa situazione, è un bravissimo ragazzo e un grande giocatore. Io lo farei giocare sempre perché può far bene anche in questa Lazio. Se ci sono similitudini con il mio ultimo anno a Roma? Sì si assomigliano le due situazioni, ma gli auguro di ritrovare stima e fiducia per tornare tra i titolari”. Infine sul presidente Lotito, secondo cui questa sarebbe la Lazio più forte di tutta la sua gestione. “È una buona squadra, ma del resto contano i risultati, per cui credo la più forte degli ultimi anni sia quella arrivata in Champions qualche anno fa. Il più talentuoso giocatore con cui ho giocato alla Lazio? Goran Pandev. Paolo Di Canio? Un grandissimo! Sono sempre legato a questa maglia – conclude poi l’indimenticato bomber biancoceleste -, quel che ho fatto qui è scritto. Ai tifosi dico solo sempre forza Lazio!”.
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