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ROCCHI: ” Siamo con Reja. Deve restare. Peccato per la Champions”.
RASSEGNA STAMPA- GAZZETTA DELLO SPORT– Rimpianti, certezze e un paio di appelli. Uno a Edy Reja: «Resta». E un altro alla società: «Compra». Tommaso Rocchi non fa autogol, tanto per fare il verso all’iniziativa a favore della prevenzione del cancro nella quale è intervenuto. Anzi, va dritto all’obiettivo. Si volta indietro e vede un terzo posto sfuggito, ma pure una Lazio ad alti livelli. E allora da capitano chiede che la stagione appena conclusa sia un trampolino per il futuro.
Al tecnico Con Reja in panchina, ovvio. Rocchi si schiera, lo fa anche a nome dei compagni: «Non so che cosa farà il mister — ha detto l’attaccante —. Lui fa il misterioso. Ieri a Formello ci siamo salutati, ma tra società e allenatore è ancora tutto da decidere. Penso che si incontreranno ancora. […..]Alla società. Rocchi lo spera: «Deve esserci un programma di crescita — ha chiesto il capitano —. Devono arrivare giocatori che migliorino la squadra, è giusto avere una mentalità vincente e avere la consapevolezza di essere forti. Sì, servono dei rinforzi a questa squadra. E da quello che ho sentito la società farà proprio questo»[….]
Al tecnico Con Reja in panchina, ovvio. Rocchi si schiera, lo fa anche a nome dei compagni: «Non so che cosa farà il mister — ha detto l’attaccante —. Lui fa il misterioso. Ieri a Formello ci siamo salutati, ma tra società e allenatore è ancora tutto da decidere. Penso che si incontreranno ancora. […..]Alla società. Rocchi lo spera: «Deve esserci un programma di crescita — ha chiesto il capitano —. Devono arrivare giocatori che migliorino la squadra, è giusto avere una mentalità vincente e avere la consapevolezza di essere forti. Sì, servono dei rinforzi a questa squadra. E da quello che ho sentito la società farà proprio questo»[….]
Per non ripetere gli errori dell’ultima stagione, per non arrivare ancora una volta a un soffio dalla Champions: «Abbiamo dei rimpianti per non aver raggiunto il terzo posto — ha detto Rocchi —, è stato un peccato non avercela fatta. Di sicuro però abbiamo confermato quanto di buono fatto 12 mesi fa e non era facile visto che di mezzo c’era anche l’impegno dell’Europa League». Ecco perché non è tutto da buttare: «Dal punto di vista personale credo sia stata una buona stagione, mi sono sempre fatto trovare pronto quando sono stato chiamato in causa. Di questa stagione mi porterò dietro la voglia e l’unione di squadra. Sarebbe stato un sogno arrivare in Champions, ma in ogni caso ci siamo confermati ad alti livelli. Invece sarà meglio dimenticare la maturità che forse alle volte ci è venuta a mancare”. RIPRODUZIONE RISERVATA
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