Roma non è Beirut. Ora difenda la propria immagine di civiltà

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Quello che sta succedendo circa la decisione sul derby di Coppa Italianon è normale. Come riporta il Corriere dello Sport, si discute del giorno, dell’orario, di come ripartire lo stadio. Hanno giocato al calcio persino sulla striscia di Gaza, sarà possibile farlo anche all’Olimpico? Certo, servono prudenza e sicurezza e le autorità svolgono un compito difficile, ma se siamo a questo punto è colpa di quegli imbecilli che da qualche derby in qua usano i coltelli e si danno alla violenza. Una partita di calcio resta una partita di calcio, non diciamo retoricamente una festa di sport, ma sicuramente una bella opportunità che in questo caso sottolinea la vitalità delle squadre romane. Non può trasformarsi in una giornata di paura e divieti, in una domenica da trincea. Dobbiamo mettercela tutta perché invece sia una domenica come tante, con l’urlo e le emozioni di qualche gol, non come il giorno delle vendette. Non possiamo accettare che la capitale venga militarizzata o paralizzata per quattro delinquenti. Non ci si può rassegnare di fronte a queste cose. Le due società dovrebbero fare qualcosa e insieme a loro le squadre. Dovrebbero prendere delle iniziative per calmare l’ambiente.