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ROSSI non ha dubbi: “E’ la LAZIO più forte degli ultimi anni, se fa bene arriva terza. Il mio addio?…”

L’ex tecnico biancoceleste spende parole d’elogio per la nuova Lazio di mister Stefano Pioli…

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NOTIZIE SS LAZIO – Di questa prima parte di stagione è senza dubbio la sorpresa migliore, la Lazio di mister Stefano Pioli va e dopo un inizio balbettante ha trovato anche continuità di prestazioni e risultati. “Vedo bene questa Lazio. La squadra ha una sua fisionomia, il tecnico sta facendo un buon lavoro e mi sembra una rosa competitiva. Se fanno bene arrivano terzi, se non dovesse essere così arriveranno settimi”. Non ha dubbi mister Delio ROSSI, indimenticato ex allenatore biancoceleste che alla Lazio ha fatto benissimo lasciando un grande ricordo, intervenuto durante la trasmissione in onda su Gold Tv ‘1900 TV’.

Hai mai avuto una Lazio così forte?

“No mai. Credo che sia la Lazio più forte degli ultimi anni. Merito alla società che ha fatto dei buoni acquisti e ha colmato le lacune dello scorso anno. Peccato poi per l’infortunio di Gentiletti. Credo sia coperta in tutti i reparti, forse ha anche qualche doppione”.

Come giudichi questo campionato?

“Penso che quest’anno la Serie A, soprattutto per le squadre dal 7° al 10° posto sono molto migliorate, per cui non penso che Juve o Roma vinceranno il campionato con 101 punti come lo scorso anno”.

In questo momento dove non sembrano esserci allenatori fenomeni, come mai fai fatica a trovare una squadra?

“Oggi ci sono allenatori che forse hanno saltato qualche tappa. L’exploit d Guardiola ha aperto un po’ la strada in questo senso, ma è anche un segno buono. Io penso però che allenatori  un po’ più esperti possano comunque dire ancora la loro”.

Non hai mai pensato di valutare l’ipotesi di allenare all’estero?

“In questo calcio globale è un’opzione che devi valutare. Anche perché se vuoi fare il tecnico di una squadra che gioca dietro casa non devi fare l’allenatore!”.

Chi ti ha deluso in questo inizio di campionato?

“Forse mi aspettavo qualcosa in più dall’Inter. La Samp la conosco, hanno colmato le lacune che avevano. L’Udinese pure sta facendo bene, non mi aspettavo questo rendimento, anche se come dico sempre, i cavalli si vedono all’arrivo”.

A distanza di anni, come è stato il tuo distacco con la Lazio?

Io e il presidente la vedevamo diversamente sul modo di condurre la squadra e come migliorarla, nulla di particolare. Abbiamo pensato di non rinnovare e ognuno ha preso la sua strada. Sono arrivato in un periodo in cui c’erano ancora problemi economici e allora si scelse di puntare su giovani come Muslera, Beherami, Kolarov e Pandev. Poi sono arrivati altri giocatori. Se avessimo lavorato su quella strada avremmo avuto negli anni una squadra di grande qualità. Lui tiene molto d’occhio il bilancio, ma forse era meglio integrare quei giocatori con degli altri che potevano darci qualcosa in più. Il nostro calcio poi ha perso molto appeal, i grandi giocatori che avevamo sono andati tutti all’estero, vedi Cavani, Ibrahimovic, Lavezzi, Marquinhos. Quando non hai soldi devi avere delle idee nuove, mentre a me sembra che si stia andando in confusione”.

Chi ti piace di più di questa Lazio?

Ci sono dei giocatori importanti. Biglia è un ottimo giocatore, lo stesso Klose è un grande attaccante. Djordjevic mi piace molto perché prima di tutto la butta dentro, poi la butta dentro. Poi dal punto di vista tecnico Klose è un’altra cosa.

Keita e Zarate , possono avere dei punti di contatto dal punto di vista della gestione?

“Io posso parlare di Zarate, Keita non lo conosco. Mi sembra che abbia molto talento. Come tutti i giovani serve bastone e carota. Ma penso che Pioli sappia come gestirlo”.

Ledesma, tu che lo conosci bene, perché non trova spazio ora?

“Non gioca mai perché è un tipo di giocatore molto particolare. Non ruba la scena, forse sbaglia anche tanto, però te ne accorgi quando non c’è. Ora c’è Biglia che sta facendo bene e che forse ha un po’ di tecnica in più. La squadra sta girando bene con Biglia in questo momento e credo che insieme non possano giocare”.

Cosa cambieresti del tuo passato alla Lazio?

“Sono legato ai derby, forse in alcune partite avrei fatto scelte diverse soprattutto per quelli persi. La Coppa Italia con quello stadio tutto biancoceleste è stato poi un bel congedo. Il derby più bello? Forse dal punto di vista delle emozioni quello vinto all’ultimo. Mentre sul lato tecnico il 3 a 0, ma che il 4 a 2 non è stato male!”.

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