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Ruben Sosa: “Maradona conosceva ogni mio gol con la Lazio. Era una persona stupenda”
MARADONA SOSA – Ci vorrà tempo per elaborare il lutto per la scomparsa di Diego Armando Maradona. Oggi le manifestazioni d’affetto per il fuoriclasse argentino hanno invaso le piazze di tutto il mondo. Per il Pibe de Oro tanti messaggi anche degli ex colleghi, come Ruben Sosa. L’ex Lazio ha raccontato il suo incontro con el Diez ai microfoni di El Espectador. Ecco i suoi ricordi.
L’incontro con Maradona
“Ho avuto la fortuna di affrontarlo quando io ero nella Lazio e lui nel Napoli, ma anche in Nazionale. Era una persona sensibile, amichevole. Pensavamo stesse recuperando, la notizia della morte ha sorpreso e gettato nello sconforto tutti coloro che amano il calcio. Vinceva da solo le partite, io dicevo che aveva tre mani perché il suo piede lo consideravo una mano. Mi ricordo noi due contro nell’ultima sfida della stagione tra Lazio e Napoli, i tifosi urlavano il suo nome. Era incredibile. Non era facile essere Maradona, non viveva come una persona normale. Io credevo non mi conoscesse, ma la prima volta che lo incontrai iniziò a parlarmi, conosceva tutti i dettagli dei gol che avevo fatto nella Lazio. Diego era un dio, aveva come una mano nel piede. È stato uno dei migliori. Vincere il campionato col Napoli non era un’impresa da tutti. Ha tolto il posto ai ricchi, al Milan che a quel tempo dominava”.
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