APPROFONDIMENTI
Salernitana-Lazio, i luoghi da visitare in trasferta a Salerno
SALERNO COSA VEDERE SALERNITANA LAZIO- Ci siamo! Dopo la sosta per le Nazionali che ha qualificato l’Italia di Spalletti a Euro 2024, torna la Serie A 2023/24. Salernitana Lazio sarà la prima di una serie di partite per i biancocelesti, in un vero tour de force fino alla fine dell’anno solare. Andiamo a conoscere cosa vedere a Salerno se, seguendo i nostri beniamini, ci troveremo nella città campana per qualche ora.
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Cosa vedere a Salerno prima di Salernitana – Lazio
Breve storia di Salerno
Abitato fin dalla preistoria per la sua posizione strategica, Salerno nasce come insediamento etrusco, di cui però si sa molto poco. Potrebbe essere identificato con l’abitato di Irna (citato da Strabone). Di certo è che, dopo la battaglia di Cuma, fu occupato dai Sanniti, entrando nell’area di influenza greca.
Il vero e proprio nome “Salerno” deriva dal romano “Salernum”, che identifica la fortificazione costruita ai tempi dell’occupazione romana e che sostituiva di fatto l’abitato di Irna.
Dall’occupazione romana in poi Salerno iniziò una storia fatta di grande rilevanza storica: fu, infatti, partecipe e osservatrice delle principali vicende medievali e rinascimentali dell’Italia centro-meridionale, tra Longobardi, Svevi, occupazioni francesi e spagnole.
Cosa vedere a Salerno
Città portuale campana di circa 135.000 abitanti, Salerno ospita una serie di straordinari luoghi imperdibili. Primo fra tutti, forse, lo spettacolare contesto geografico in cui è inserita la città.
- Castello Arechi: sicuramente LA meta imperdibile della città. La costruzione, che si affaccia e controlla da secoli il Golfo di Salerno, offre una vista clamorosa sui dintorni, dalla Costiera Amalfitana fino ad Agropoli, grazie alla sua altitudine di circa 300 metri sul livello del mare. Il castello è un chiaro esempio di architettura medievale, ma la sua storia affonda nell’antichità. Esisteva già nel V-VI d.C., ma la sua edificazione in forma di castello risale al secolo VIII, ed è dovuta ad Arechi II (duca di Benevento, Longobardo).
- L’acquedotto medievale, detto Ponti del Diavolo.
- Il Duomo di Salerno: situato in Piazza Alfano I, è il principale luogo di culto della città. Costruito in stile romanico nell’XI secolo, ha subito numerosi rifacimenti nel corso del tempo. Va visitato, sia esternamente, che internamente. Da on perdere la cripta, dove è conservato il cippo su cui sarebbero stati decapitati ben tre martiri: Caio, Ante e Fortunato.
- Santa Sofia, complesso monumentale edificato nel X secolo come monastero benedettino. Ristrutturato in epoca moderna, oggi è un polo attrattivo importante, ospitando eventi e mostre.
- Giardini della Minerva: splendido orto botanico risalente al XII secolo, si sviluppa lungo l’asse che collega la Villa Comunale al Castello Arechi. Primo giardino botanico d’Europa per coltivazione di piante mediche.
Salerno, lo sapevi?
L’acquedotto medievale è comunemente noto come “Ponti del Diavolo” perché, secondo la leggenda, fu edificato in una sola notte. Con l’aiuto dei demoni, evocati nel XII secolo dal Mago Barliario. La leggenda continua e, secondo essa, aggirandosi presso l’acquedotto al tramonto o all’alba, è ancora possibile incontrare i suoi terribili costruttori.
Lo stadio della Salernitana, l’Arechi, fa riferimento, nella scelta del nome, alla gloriosa storia della città.
Martino Cardani
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