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San Paolo, la Class Action contro l’AIA. Mignogna. “Troppi errori, ecco il nostro obiettivo” (FOTO)

CLASS ACTION  LAZIO – Questa mattina nei locali dell’Uni San Paolo, in zona Colli Albani a Roma, ha inizio la class action…

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CLASS ACTION  LAZIO – Questa mattina nei locali dell’Uni San Paolo, in zona Colli Albani a Roma, ha avuto luogo la class action dei tifosi biancocelesti contro gli arbitri. Il neonato Comitato Consumatori Lazio si muoverà contro la classe arbitrale, rea di aver sfavorito la squadra di Inzaghi nonostante il supporto della moviola in campo. Lazionews.eu ha seguito LIVE l’evento.

AGGIORNAMENTO ORE 12.30 – Prende la parola l’avvocato Mignogna, promotore dell’evento. “La Lazio è la squadra più antica di Roma con la Polisportiva più gloriosa. Dal 1900 tanti torti ed ingiustizie. Già per lo scudetto nel 1915, poi nel 1923 le fu scippata una finale nazionale, nel 1926 la Lazio esclusa per ragioni politiche, il goal nel 60 di Seghedoni non visto, nella stagione 72/73 ultima giornata di campionato circostanze fumose le vietarono lo Scudetto, poi ancora nel 1980, nel 1986 e nel 2006 ingiustamente coinvolta nelle vicende scommesse, nessun coinvolgimento societario ma penalizzata fortemente. Lo Scudetto del ’99 scippato, lo Scudetto a Firenze, Lazio – Udinese con Chinaglia e Menicucci. Ora il Var. Troppi errori. Il derby, Lazio – Fiorentina, Lazio – Torino: l’applicazione del Var ci ha dato lo spunto di questa Class Action al fine di controllarne l’applicazione. L’obiettivo sarà quello in futuro di illegittima applicazione del Var nelle gare già dette, fatto questo si può chiedere una integrazione al fine di commettere meno errori. Se acclarato il protocollo Var non è stato applicato nel modo giusto, allora sarebbe viziata anche la refertazione arbitrale, e quindi anche l’illegittimità dell’omologazione del risultato. Comunque avremo alzato maggiore attenzione sulla trasparenza, negli Usa gli arbitri parlano e tutti sentono e guardano. C’è trasparenza.  Il protocollo Var può essere migliorato. Abbiamo inserito una norma per poter intervenire gli iscritti ogni volta vedano lesi i propri diritti. Noi non siamo tesserati abbiamo a cuore le vicende del club sperando di avere un comitato sempre più forte pronto ad intervenire quando lo si riterrà opportuno. Da oggi raccoglieremo adesioni da altre provincie,  fra un mese saremo operativi visti i tempi stretti. In un mese e mezzo si potrà portare il tutto in Tribunale e poter essere operativi”:

AGGIORNAMENTO ORE 12.25 – Prende la parola Giorgio Sandri: “La Lazio ha subito danni in maniera indecorosa ed il tutto non è accettabile. Lo sport serve ad educare se l’icona sono gli interessi ed i soldi non si va da nessuna parte. Non posso accettare ciò che ho visto perpetuare sul campo quest’anno” .

AGGIORNAMENTO ORE 11.20 – Arrivano gli ospiti presenti alla Class Action: tra gli altri, anche l’avvocato Mignogna – promotore dell’iniziativa – e Giorgio Sandri;

AGGIORNAMENTO ORE 10.50 – Tutto pronto per l’inizio della class action, intanto si iniziano a raccogliere le prime firme;

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