CONFERENZE STAMPA
Sarri: “Europa League? Vogliamo starci dentro bene”. E su Immobile…
PORTO LAZIO CONFERENZA SARRI – Domani, giovedì 17 febbraio, la Lazio scende in campo contro il Porto allo stadio do Dragão. Il match è valido per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Alla vigilia della sfida, Maurizio Sarri ha parlato nella consueta conferenza stampa. Il tecnico toscano dovrà fare a meno della sua punta di diamante Ciro Immobile a causa di una sindrome influenzale. Al suo posto dovrebbe giocare Felipe Anderson.
Conferenza stampa Sarri: sull’assenza di Immobile e sulla non valenza del gol in trasferta
“Assenza Immobile? Giocheremo in undici, ci siamo arrangiati nelle due partite prima della sosta e lo faremo anche domani senza tante storie. Sul regolamento penso che porterà molte partite ai supplementari, non mi sembra un calendario che consenta di andare in extra time durante la settimana. E’ vero che il gol in trasferta poteva diventare anacronistico, ma bisognerebbe trovare un modo per non dilatare queste partite che si giocano spesso a 65-70 ore da quella successiva”.
Sulla storia europea del Porto
“Del lignaggio europeo del Porto non mi importa, altrimenti dovrei aver paura a trovare l’Honved di Budapest. Quello che è stato fatto in passato non conta. In realtà questa è una squadra molto forte. Ha anche ragazzi del 2000 con qualità tecniche straordinarie come Vitinha e Vieira. In stagione ha perso solamente 3 partite tra cui due con il Liverpool. Affronteremo una squadra fresca, forte tecnicamente, quindi difficile”.
Ancora su Immobile e sull’atteggiamento che vuole dalla squadra
“Vediamo se Immobile domani comincia a migliorare, se si sfebbra e se si può portare a Udine. Non lo so, non sarà nelle condizioni ideali ma fa comodo anche se è all’80%. Essendo la Lazio mi aspetto che in ogni caso vada sempre in campo allo stesso livello mentale, che non ti garantisce il risultato ma una partita di livello. Poi c’è il discorso inconscio, ho avuto una squadra che dopo aver perso una partita di Champions mi disse che anche io sapevo che si poteva competere solo in campionato, io invece ero inferocito. L’inconscio fa così, però vorrei si scendesse in campo sempre alla stessa maniera. E’ un’evoluzione che stiamo cercando di fare”.
Sull’Europa League
“L’Europa League è una manifestazione dispendiosa, non è semplice. Finisci la partita alla 23 del giovedì sera e spesso non si può giocare il lunedì in campionato. Inoltre le trasferte possono essere logisticamente più difficili rispetto a quelle in Champions, c’è difficoltà. Quando col Chelsea stavamo in Europa League era più semplice perché la squadra era una corazzata con giocatori nel giro della nazionale e dello stesso livello. Per noi è un palcoscenico europeo e ci vogliamo stare dentro bene, anche se ci sono squadre più forti. E’ un prestigio per la squadra e per il club starci dentro più a lungo possibile”.
Sulle parole di Conceicao che ha detto di aver visto i principi della Lazio col Milan e sui principi del Porto
“Conceicao ha parlato dei primi 20 minuti, e quindi condivido. Probabilmente poi ha spento il televisore. Il Porto è una squadra difficilmente prevedibile, spesso inizia un lungo palleggio da dietro in cui si alternano tanti giocatori. Giocano un calcio moderno e sono molto forti”.
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