INTERVISTE
Sarri: “Siamo arrivati scarichi sotto tutti i punti di vista”
BOLOGNA LAZIO SARRI – La Lazio non riesce a dare seguito alle vittorie con Roma e Lokomotiv Mosca e perde 3 a 0 contro il Bologna. A termine del match Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Sky, Dazn e ai canali ufficiali del club.
Intervista Sarri: sulla partita con il Bologna
“Siamo arrivati scarichi sotto tutti i punti di vista, loro hanno giocato in maniera attiva e convinta, dimentichiamoci velocemente questa sconfitta. Quando sei stanco, generalmente è stanco tutto l’ambiente, dopo tante partite è tutto l’ambiente che si scarica. Per rimanere a certi livelli serve un certo tipo di mentalità, è un qualcosa che ci manca ma che dobbiamo costruire”.
Sul rendimento della squadra
“Milinkovic e Luis Alberto devono diventare centrocampisti totali, per il momento sono giocatori portati solo a giocare palla al piede. Dipende tutto da loro. La rosa ha per forza qualche criticità ma è giusto parlarne all’interno della sede, sapevamo che era una partita a rischio, siamo l’unica squadra ad aver giocato dopo 60 ore, dovevamo essere pronti invece siamo arrivati scarichi. La squadra oggi non ha fatto movimenti senza palla, molti spazi ce li siamo chiusi da soli con un comportamento offensivo molto passivo. A Napoli il nostro centrocampo unica qualità è fisicità, il nostro può avere le stesse caratteristiche. Acerbi? Ha reagito in maniera nervosa e purtroppo rientrava nel copione della partita”.
Sull’approccio alla partita e la mentalità
“Dobbiamo fare un esame di coscienza ma non prendere la partita di oggi come qualcosa di tangibile perché non è giudicabile. Siamo stati l’unica squadra d’Europa a giocare dopo 60 ore. Chiaro che ha influito, non solo fisicamente ma anche mentalmente e su quello dobbiamo lavorare noi. Facciamo la guerra perché non succeda più ma non deve diventare un alibi. Parlando con i giocatori uno di loro ha preso la parola e mi ha detto “sono qui da 6 anni e facciamo sempre così, abbiamo un periodo positivo e poi cadiamo in questo tipo di partite”. Non so se il problema è mentale o ambientale ma bisogna lavorarci. La gioia di una partita deve durare 7-8 ore poi si deve pensare a quella successiva. Siamo una squadre che si accontenta delle vittorie probabilmente. Oggi ho visto un pubblico stupendo con la squadra morta sotto di tre gol. Non ha neanche fischiato la squadra a fine partita, a livello di pubblico non possiamo dire niente. Abbiamo sviluppato tutto per vie esterne nella partita di Europa League, oggi 11 giocatori volevano la palla addosso e scardinare la difesa così la vedo difficile. È stato un discorso di interpretazione, una squadra pigra e spenta”.
Sulle difficoltà dal punto di vista fisico e mentale e l’arbitraggio
“Bisogna valutare come mai siamo arrivati cosi, perché questa partita va lasciata perdere, è inutile valutarla. L’arbitro non ha influito sul risultato della partita, è altrettanto chiaro che queste scene di protagonismo lo vedo da parte degli arbitri italiani e basta”.
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