CRONACHE
Scaloni: “Lazio, credi nell’Europa League. Perdere De Vrij è stato un duro colpo”
NOTIZIE LAZIO – L’ex: “Tare vuole ispirarsi al modello giovani dell’Atalanta…”
NOTIZIE LAZIO – Quattro anni alla Lazio, dal 2009 al 2013, in una società che non lo ha mai dimenticato. Lionel Scaloni è rimasto legato ai colori biancocelesti ed è tornato a parlare della squadra di Pioli il giorno dopo i sorteggi di Europa League. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Radio Sei:
“Seguo sempre la Lazio – ammette l’ex difensore argentino – Quest’anno c’è stata la sfortuna di aver perso de Vrij in difesa, un giocatore davvero fondamentale. Ora ha trovato maggior equilibrio e sono convinto che potrà fare un grande finale di stagione”.
Per lui inizia una nuova avventura: “Ho chiuso da giugno col calcio giocato. Ora faccio lo scouting per l’Atalanta, in più sono allenatore di una squadra giovanile a Mallorca. Vorrei fare l’allenatore, ho sempre avuto questo tipo di ambizione. Il calcio è la mia passione e vorrei continuare in questo mondo. So che non sarà facile, ma io ho pazienza e aspetto il momento giusto”.
Sulla stagione biancoceleste: “L’inizio di stagione non è stato dei migliori. In un campionato così equilibrato diventa difficile risalire la china quando perdi troppe posizioni. In Europa League si sono resi subito conto di poter andare avanti a lungo e di conseguenza ci hanno creduto ancora di più. Io ero convinto che la Lazio potesse far bene su tutti i fronti ma ora deve credere di poter arrivare fino in fondo. In Europa del resto le squadra giocano più aperte. Ho giocato in Spagna e altrove, ma posso dire che la Serie A è il campionato più difficile. In Europa League potrebbe pescare squadre come Villarreal, Athelitc Bilbao o Tottenham, che hanno un calcio molto più offensivo. Alla Lazio conviene affrontare squadre che se la giocano e che concedono anche molto, perché ha qualità e velocità sugli esterni. La Lazio è vero che ha propensione offensiva, ma anche la giusta dose di tattica, essendo una squadra italiana.
L’Europa pesa nelle gambe? “Quando giocavo a La Coruña, se il sabato non andavamo a mille in campionato, non riuscivamo neanche a dare il massimo in Europa. È sempre importante giocare a ritmi alti, perché diventa stimolante per il futuro.
Un giudizio su Klose? “Sono contento per lui. Ha bisogno di trovare il gol, come ne hanno bisogno tutti gli attaccanti della squadra. La Lazio deve passare il turno e provare ad arrivare fino in fondo. Questo è un momento importante della stagione e va sfruttato al meglio”.
Problemi in attacco per la Lazio? “Mi viene da ridere – ammette Scaloni – perché sono giocatori che hanno sempre fatto gol. È difficile trovare giocatori più forti di loro. O meglio, li trovi, ma solo se hai soldi da spendere. In difesa però, ripeto, de Vrij è stato un grande colpo per i biancocelesti e rimpizzarlo è stato veramente duro”. Da ex terzino a terzino, Konko sta rubando la scena in biancoceleste, dopo tante stagioni ad intermittenza per problemi fisici: “Ho giocato diverse volte al suo posto. È difficile trovare un giocatore con quelle caratteristiche. È tecnico, veloce, forte fisicamente anche se non sembra. Il problema è che quando aveva qualche problemino non riusciva ad andare sopra la soglia del dolore. Bastava un fastidio e si fermava, non riusciva a dara quel 5% in più. Magari ora riesce ad avere continuità perché sta trovando più spazio, anche in vista del rinnovo”.
Da osservatore dell’Atalanta Scaloni ha sottolineato il valore del settore giovanile bergamasco: “L’Atalanta è una delle migliori squadre italiane a livello giovanile, se non la migliore. Ora stanno cercando prospetti soprattuto fuori dall’Europa. Ad esempio, hanno un difensore, ora in prestito al Cesena, della Costa D’Avorio di 17 anni (Franck Yannick Kessié, ndr), che sta facendo la differenza e che avrà un grande futuro. Ci sono tantissimi elementi che fanno scouting, alcuni a tempo pieno altri solo saltuariamente per presentare qualche video. Hanno le idee molto chiare e un modo specifico di trovare i giocatori”.
I rapporti con la Lazio: “Sono sempre in contatto con Igli Tare, ho un rapporto speciale con lui. La Lazio vuole creare un modello simile a quello dell’Atalanta, cercando anche di trasmettere i valori necessari per vestire la maglia biancoceleste, proprio come stanno facendo ora a Bergamo, già da quando hanno 13/14 anni”.
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