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L’ex Scaloni: “Lazio, puoi giocarti lo scudetto. Ma occhio all’Atalanta”
NOTIZIE LAZIO – Il doppio ex aggiunge: “Si deciderà tutto nelle ultime giornate…”
NOTIZIE LAZIO – Cinque anni alla Lazio, poi il passaggio all’Atalanta. Lionel Scaloni, sempre pronto a mettere grinta e carattere in campo, ha lasciato un buon ricordo ai tifosi biancocelesti che lo hanno sostenuto. Domani all’Atleti Azzurri d’Italia andrà in scena proprio la sfida tra Lazio e Atalanta, che il doppio ex ha presentato ai microfoni di RadioSei. Ecco le sue parole:
Ora sei svincolato: pausa di riflessione o hai ricevuto qualche offerta?
“Ho avuto della offerte per continuare a giocare, ma non erano interessanti a livello sportivo. Ora diventerò papà un’altra volta e preferisco restare qui a casa. Poi voglio fare il secondo corso per il patentino d’allenatore. Io vice all’Atalanta? Bisogna usare la testa, erano i miei compagni poco tempo prima e passare subito sulla panchina poteva non essere positivo. Non me la sentivo di fare un cambio così importante. Poi con mister Reja e l’Atalanta il rapporto continua, ci sentiamo”.
Che ricordi hai della Lazio quando giocavi?
“Sono molto pochi quelli rimasti quando giocavo io. Credo Mauri, Onazi, Marchetti, Radu e Klose. Questo vuol dire che il tempo passa per tutti. La Lazio ha mantenuto la sua forza, ha dei giovani di prospettiva importantissima. Farà un campionato d’alta classifica. I biancocelesti per i prossimi 5-6 anni hanno dei giocatori che gli permetteranno di competere contro le grandi”.
Questa calo della Juventus sta rendendo il campionato imprevedibile…
“Tutte le squadre di alta classifica devono approfittare di questo calo della Juventus, dire chi può vincere il campionato quest’anno è molto difficile. La Lazio è una di queste. Lazio, Roma, Inter, Fiorentina sono lì. In questa stagione si delineerà tutto nelle ultime giornate”.
Cosa ne pensi dell’Atalanta?
“Reja è molto tranquillo, ragiona molto bene e ha permesso a tutti di migliorare. L’Atalanta è un’ottima squadra, secondo me è fra le prime 10 del campionato. Quest’anno sono salite in Serie A squadre meno forti dei nerazzurri, a livello psicologico conta La forza dell’Atalanta è ovviamente l’attacco. Gomez è un elemento che può essere pericoloso ed è difficile marcare. Poi c’è Maxi Moralez che fa girare la squadra, è l’elemento più importante della rosa. Fa girare la palla, può inserirsi e serve bene i compagni. E’ uno dei giocatori più intelligenti del calcio italiano. Pinilla e Denis pure fanno delle cose importanti. Sarà una gare difficile, però la Lazio può vincere”.
Si era parlato di un possibile approdo di Ledesma all’Atalanta…
“Abbiamo parlato con Cristian e Reja, Ledesma è un giocatore di ottimo livello però l’Atalanta non può permettersi di non farlo giocare. E soprattutto non può sacrificare gli elementi presenti in rosa per schierare Ledesma in campo. L’Atalanta a un centrocampo pieno di giocatori, Cigarini non gioca, così come Carmona e Migliaccio. Sicuramente non poteva permettersi il lusso di non far giocare anche Ledesma”
Ledesma, visto l’inizio di stagione di Biglia, poteva essere una risorsa per la Lazio?
“E’ difficile parlare ora, visto che Biglia si è fatto male. Per una questione prettamente societaria, se Biglia sta bene deve giocare tutte le gare. Non era facile far rimanere Ledesma alla Lazio per fargli fare la panchina. E’ un elemento che non può giocare massimo 10 partite. Poi Biglia si è infortunato, questa è anche sfortuna. Restare solamente per sostituire un infortunato, non era cosa semplice da scegliere. Soprattutto quando sei abituato a giocare 30 partite l’anno per molti anni“.
Radu ultimamente ha ricevuto qualche critica…
“Radu è un giocatore che disputa le partite sempre al massimo della concentrazione. E’ uno dei giocatori più forti in Serie A fra i difensori. Ma se non sente la fiducia, non ragiona più. E’ capitato quando lo hanno spostato terzino, poi si è adattato ed è diventato un ottimo laterale. Lui da sempre si è sentito un centrale di difesa. E’ un giocatore che può anche attaccare, però preferisce essere centrale, soprattutto nella difesa a tre. Poi per una questione di forza maggiore è stato impiegato come terzino. Come tecnica è uno dei migliori del campionato italiano”
Cosa ne pensi della questione della fascia di capitano a Biglia?
“Questo è un discorso che non ho mai capito nel calcio europeo. Quando arrivai al La Coruna, la fascia di capitano andava al più anziano, poi magari non era un giocatore che incideva molto nello spogliatoio. Per me questo è un errore, la fascia va data a chi ha leadership in campo e nello spogliatoio. L’errore di tutte le squadre è dare la fascia di capitano al più anziano della squadra”.
Fra un po’ c’è il derby…
“E’ una della partite più belle al mondo, dopo River-Boca c’è Lazio-Roma. La Lazio può vincerla, così come la Roma. Sarà una gara bellissima. Manca ancora un po’ di tempo. Un giocatore che deve affrontare la gara la sente. Non può essere altrimenti. Un calciatore deve vivere il derby sul campo, non fuori. Non deve farsi condizionare da quello che succede nella settimana che precede la stracittadina”.
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