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SCARCELLI: “La sconfitta di Milano ridimensiona la LAZIO? No ma bisogna riconsiderare tutto l’insieme”
L’autore dell’inno “Non mollare mai” parla anche di Totti: “Raggiungere anche Piola? La vedo difficile”…
NOTIZIE SS LAZIO – Per IL PAGELLONE.it. è intervenuto Francesco Scarcelli, autore dell’inno “Non mollare mai“, che ha esaminato il momento della Lazio dopo la brutta sconfitta di Milano e la gestione di tutta la squadra. In più due parole su Francesco Totti che ha tagliato il traguardo di 225 reti raggiungendo Nordhal.
Francesco, secondo te la Lazio esce ridimensionata dalla sconfitta contro il Milan?
Ridimensionata è forse una parola grossa… Diciamo che la Lazio deve riconsiderare tutto nell’insieme.
L’errore di Rizzoli rappresenta la poca considerazione che ha la Lazio nel calcio italiano?
Secondo me no perchè poteva l’arbitro avrebbe potuto punire la Lazio con il calcio di rigore e relativa espulsione di Marchetti per un suo fallo su El Shaarawi. Non credo nella mala fede. Dobbiamo dire onestamente che la Lazio ha avuto favori e sfavori nella stessa misura e non ci possiamo lamentare più di tanto.
Pensi che la Lazio dovrebbe lasciar stare il campionato concentrandosi maggiormente sulla Coppa Italia e sull’Europa League?
Non può permetterselo perchè in campionato sta rischiando il vero tracollo. Se lascia perdere la serie A rischia seriamente di scivolare al settimo o ottavo posto considerando le altre squadre che sono in risalita come Fiorentina, Inter e Roma con cui abbiamo ancora gli scontri diretti. In Europa dobbiamo andare avanti finchè è possibile; non ci dimentichiamo che affronteremo il ritorno con lo Stoccarda a porte chiuse e anche se si supera la squadra tedesca si possono incontrare squadre forti come Chelsea, Inter o Tottenham. Non è detto che si arrivi in fondo.
Riguardo la partita di Europa League, qual’è il tuo pensiero sulla squalifica del campo da parte della UEFA?
E’ una squalifica che ci aspettavamo purtroppo e abbiamo pagato al minimo errore. E’ vero anche però che questa situazione è figlia di situazioni create dai media che cercano di dividere i tifosi attaccando in maniera pesante il mondo biancoceleste. Cose anche peggiori succedono anche in altri stadi europei ma fino ad ora non è stato mosso un solo dito nei confronti dei club responsabili. Basti pensare a quello che è successo tra Lione e Tottenham dove c’è stato un numero maggiore di feriti. Noi però abbiamo prestato il fianco a questa situazione provocando la reazione della UEFA.
Nella tua trasmissione, Bruno Giordano è intervenuto dicendo che Petkovic sta facendo lo stesso errore di Ballardini nella gestione dei giocatori come Diakitè e Cavanda che si trovano fuori rosa. Qual’è la tua opinione su questa situazione?
Secondo me la situazione è anche peggiore rispetto a quella di Ballardini. Capisco che per allenare in una grande piazza ci possano essere alcuni dictact a cui sottostare ma nel caso di Petkovic la situazione è diversa perchè quei giocatori erano abili e arruolabili, in un secondo momento non sono stati più a disposizione del nostro allenatore. Lui dovrebbe imporsi o uscire allo scoperto anche se non lo può fare per evitare che scoppino casi di Mobbing.
Dall’altra parte del Tevere stanno festeggiando il traguardo di Francesco Totti che ha raggiunto Nordhal al secondo posto dei cannonieri di tutti i tempi della serie A. Da laziale cosa pensi del capitano giallorosso?
Al di là degli sfottò, bisogna riconoscere che è un grande giocatore ed è l’emblema della Roma. Ad averle bandiere come lui nella Lazio. Si è sempre schierato dalla parte dei tifosi come successe nella gestione Sensi chiese che fosse costruita una grande squadra attorno a lui.
Pensi davvero che possa raggiungere Piola?
E’ molto difficile; dovrebbe vincere almeno una classifica cannonieri. Può avvicinarsi ma nel calcio non si può mai sapere.
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