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Sei proprio forte!!!!
LAZIO SUPERCOPPA – La Lazio torna da Riyadh con il sedicesimo trofeo nella bacheca della sua lunga vita. Annichilisce la Juventus, otto volte campione d’Italia, e manda un segnale all’interno ed all’esterno devastante: noi ci siamo. Siamo appena a Natale, il campionato è ancora molto lungo, finirà il 24 Maggio a Napoli, quindi come dice Tare “piedi a terra”, ma la consapevolezza che il gruppo biancoceleste si giocherà le sue carte fino alla fine è consolidata.
Da Auronzo a Riyadh
Non batti la Juventus due volte in quindici giorni nello stesso modo e con lo stesso risultato per caso. No, qui di casuale non c’è nulla. C’è stata una programmazione estiva mirata, la coperta è comunque corta in un paio di ruoli, ma è innegabile che il lavoro partito da Auronzo di Cadore sia ad oggi perfetto. Aveva ragione il Presidente Lotito quando, lamentandosi a modo suo, sottolineava quanto dovesse e potesse fare di più questa squadra. Lui è sicuramente quello che ha sempre pensato di avere una squadra molto ben costruita alla quale mancava solo quello scatto mentale e caratteriale per fare il definitivo passo in avanti. Insieme al Presidente c’è sicuramente Igli Tare, l’uomo della costruzione, dello studio, della ricerca. Nulla è mai fatto a caso. Al momento mancano all’appello ancora Vavro e Jony ma il DS continua a dirsi fiducioso. Ora sinceramente si potrebbe sferrare il colpo decisivo, il mercato sta per aprire e chissà magari una pedina mirata……
Il lavoro dello staff
Nella menzione va certamente inserito anche il Prof. Fabio Ripert. Infortuni pochi, molti per giunta traumatici, testimoniano quando il sempre sorridente e positivo preparatore atletico sia da 10 in pagella. Lo studio degli atleti al computer ormai lo fanno tutti, ma non tutti hanno questi risultati e se questi ci sono vuol dire che si è bravi sul serio. Ma il vero uomo in più, l’artefice reale di questa crescita mentale e’ uno solo e siede in panchina. I timori e le remore estive ormai sono dietro le spalle. La paura che non si potesse fare di più altrettanto. Sin dai primi giorni di lavoro si respirava l’aria del “ce la possiamo giocare con tutti“. Ha spinto in silenzio, lui che legge e sente tutto, sapendo che alla fine si vede il cavallo di razza. Ha plasmato questa squadra sulle caratteristiche dei suoi calciatori, non il contrario come dicono spesso certi santoni. Ecco quindi Luis Alberto libero di inventare, il rinnovo è già fatto dicono spifferi di Roma Nord, Lazzari prima avanzato e poi riportato nella sua posizione migliore, Milinkovic fondamentale in supporto a Leiva. Non si può sempre attaccare ma per poter lasciare liberi di inventare davanti. E poi Caicedo pronto ad accettare il ruolo di comparsa ma diventato poi determinante anche in pochi minuti giocati.
Un uomo al timone
Ma c’è di più. La sua bravura principale, da grande ex giocatore, è quella essere dentro la testa dei suoi ragazzi. Ossessivo, metodico, maniacale Simone Inzaghi non lascia passare nulla. Ha centellinato certezze nella testa dei suoi ragazzi. Oggi la Lazio sa la sua forza, conosce la sua potenzialità, le mancava solo quella grinta agonistica condita da un po’ di ‘spocchia’ che hanno quelli che sanno di essere forti. Perché questa Lazio è forte sul serio !!!!
Paolo Cericola
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