Sforzini, attaccante Entella: “Lazio favorita contro l’Udinese. Keita? E’ forte, ma va gestito”

NOTIZIE LAZIO – Ferdinando Sforzini, attaccante della Virtus Entella, è stato raggiunto dai microfoni di Radio Olympia per parlare della prossima sfida tra Lazio e Udinese e per analizzare il momento della Serie A e soprattutto della Serie B. Ecco le sue parole:

“Lazio-Udinese sarà una bella sfida, Pioli e Colantuono sono delle garanzie per le rispettive squadre che allenano. Tuttavia, nonostante le assenze, vedo la Lazio favorita. La partita di domenica – prosegue Sforzini – credo possa rappresentare per i biancocelesti un bel banco di prova. Nel caso arrivassero i tre punti la squadra potrebbe rilanciarsi dopo la delusione per l’eliminazione dalla Champions League. Il contraccolpo psicologico è stato pesante, non tutti i giocatori reagiscono allo stesso modo, ma ripeto, penso sia giunto il momento di rivedere la Lazio”.

Sull’Udinese…

“Una società modello, la prima in Italia per come lavora con i giovani. Il mio cartellno è appartenuto alla società friulana per sei anni, il mio rammarico è di non aver mai avuto una possibilità. Ogni stagione venivo sempre mandato in prestito per poi ritornare senza mai fermarmi a Udine. Forse il fatto che sono italiano mi ha penalizzato, comunque mi sento di ringraziare la proprietà nel nome della famiglia Pozzo”.

Capitolo attaccanti,  gli viene chiesto di scegliere tra Matri e Zapata:

 “Il secondo è più fisico e muscolare, ma io mi prendo Alessandro tutta la vita. Quando tornerà Klose sarà senz’altro lui il titolare della Lazio, ma in sua assenza Matri può sostituirlo al meglio. Senza dimenticare Djordjevic. Keita? Non è una prima punta, va gestito, è molto forte ma lo deve dimostrare in campo”.

Futuro? 

“Al momento sono un giocatore dell’Entella, domani chissà. Sabato abbiamo la prima di campionato contro il Cesena, dopo questa gara vedremo. La Salernitana di Lotito? Un’ottima squadra, può essere una protagonista del campionato. Forse le manca qualcosa proprio nel reparto avanzato…”.