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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari
Il telecronista Mediaset analizza l’ultima giornata di campionato soffermandosi sui tre momenti più salienti…
IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”,dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 10° giornata:
Il Buono: Sinisa Mihajlovic
“Il merito del terzo posto è solo dei ragazzi”. La Samp batte la Fiorentina e vola nella parte altissima della classifica. Un risultato che secondo molti è merito del tecnico Mihajlovic, non solo per la grinta e il carattere che ha dato alla squadra, ma anche per le intuizioni tattiche che l’allenatore serbo ha mostrato anche nell’ultima partita. Infatti contro la Fiorentina Sinisa ha fatto una mossa che ha sorpreso tutti, via la difesa a quattro e spazio alla linea a tre. Risultato: 3 gol alla viola e altri tre punti importanti. A fine partita sono arrivati gli elogi al tecnico, ma lui non si è scomposto e ha sottolineato che tutti i meriti sono dei ragazzi che hanno lavorato sodo per affrontare l’avversario e i problemi legati agli infortuni di alcuni compagni. Sinisa da duro diventa buono ed elogia i suoi ragazzi, ma con lui mai abbassare la guardia, il leone è sempre pronto a ruggire.
Il Brutto: Lo striscione al San Paolo
“Ogni parola è vana… se occasione ci sarà non avremo pietà”. Questo striscione offende tutti. Offende Ciro, offende mamma Antonella che a fine gara dice: “La Roma e i romanisti non c’entrano niente con la morte di mio figlio. Ciro è stato ucciso da un terrorista”. Una minaccia quella della curva B che fa male, anche perché non arriva da un singolo ma da un settore e quindi da più persone che dietro quello striscione hanno lanciato un messaggio brutale. Le parole e gli appelli dei giorni precedenti sono stati annichiliti e cancellati da una frase violenta. Una vergogna che coinvolge tutti, anche coloro che non hanno controllato e impedito l’ingresso di quello striscione. Chi non ha fatto questo è responsabile come l’autore di quella ignobile frase.
Il Cattivo: Pirlo
Barba incolta, sguardo da duro, freddo, determinato e anche cattivo, ma soprattutto dotato di una precisione ballistica impressionante capace di colpire da qualsiasi posizione. Lui è il pistolero della serie A: Andrea Pirlo. Sulla sua faccia c’è una taglia per fermarlo, in molti ci hanno provato ma nessuno ci è riuscito. Quando Pirlo piazza il pallone e cala il mirino tutti sanno che è solo centro. Ancora lui e sempre lui, contro l’Empoli il pistolero, sul calcio di punizione, ha lasciato partire un colpo secco e preciso: 1-0 e tanti saluti. Per Andrea è il 26esimo centro su punizione in A. Il pistolero, in sella alla sua zebra, adesso insegue a -2 un altro grande cowboy, un altro spietato pistolero: Sinisa Mihjalovic. Ancora tre colpi per Andrea Pirlo e poi sarà leggenda.
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