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Signori spegne 48 candeline: “Orgoglioso di aver vestito la maglia biancoceleste”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – L’ex biancoceleste: “Quello del Galatasaray è un campo difficile, ma il fattore non sarà decisivo…”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – E segna sempre lui… si chiama Beppe Signori! 127 reti in 195 presenze con la maglia biancoceleste, tre volte capocannoniere della Serie A e un affetto immenso da parte dei tifosi biancocelesti. Nato ad Alzano Lombardo il 17 febbraio 1968, l’ex attacante laziale spegne oggi 48 candeline. Per augurargli buon compleanno la redazione di Lazionews.eu lo ha raggiunto in esclusiva. “La lunga parentesi alla Lazio è stata sicuramente una delle più importanti della mia carriera, mi ha consacrato come bomber“, apre l’ex attaccante rimasto nei cuori dei biancocelesti. Cosa rimane ad un calciatore ricoperto d’affetto a distanza d’anni ce lo svela Signori: “Rimane questo grande affetto che la gente nutre nei miei confronti ancora adesso, ne vado orgoglioso, come vado orgoglioso di aver indossato la maglia biancoceleste per cinque anni e mezzo e di aver regalato a tanti bambini e a tanti tifosi queste emozioni che abbiamo potuto condividere“. Proprio quel popolo sceso in piazza per bloccare la cessione del proprio beniamino, ecco come : “E’ un messaggio di riconoscenza e forse rimarrà nella storia proprio per questo, ossia essere l’unico calciatore a non essere andato via perché una città non l’ha voluto…”
GALATASARAY – La Lazio se la vedrà con il Galatasaray nel catino di Istanbul, che Beppe ha affrontato ai tempi del Bologna: “Sicuramente è un campo difficile – ammette Signori – i tifosi fanno sentire la propria presenza. Può essere un fattore ma non sarà decisivo, perché in campo scendono i giocatori e devono riuscire ad isolarsi da quello che succede all’esterno. Mi auguro che la Lazio riesca a fare un buon risultato per affrontare la partita di ritorno con la massima serenità”.
FUTURO – Il mondo del calcio è stato croce e delizia per Signori, prima osannato dalle grida dei tifosi, poi il coinvolgimento nelle recenti vicende sul calcioscommesse: “Futuro? Sono stato bloccato avendo avuto l’ergastolo sportivo, ora ci sarà un processo e tutto l’iter del caso, devo avere pazienza ed aspettare che finiscano tutte queste situazioni”. E chissà che un giorno non tornerà ad avere un ruolo proprio nella Lazio, dove gran parte del popolo biancoceleste sarebbe pronto ad accoglierlo a braccia aperte…
Gian Marco Torre
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