SIRIGU: “CANDREVA al PSG? Vedo che potrebbe trasferirsi da noi…”

BRASILE 2014 – Domenica Salvatore SIRIGU non ha fatto rimpiangere l’assenza di BUFFON e, nel giorno del suo esordio ai Mondiali, ha sfoderato una prestazione eccellente che ha infuso sicurezza a tutto il reparto difensivo: “Quando ho saputo di dover giocare, quando sono rientrato in camera prima della partita, ho ricevuto tante telefonate ed sms e mi sono reso conto che la cosa stava diventando seria – commenta oggi il portiere azzurro in conferenza stampa. La partita, invece, l’ho vissuta in maniera serena e l’emozione è un po’ pasta. Primo sardo in porta in Nazionale? È un orgoglio rappresentare in Nazionale la mia regione, alla quale sono affezionato”. Il portiere del PSG negli ultimi hanno ha fatto registrare dei passi da gigante ed il fatto di giocare la Champions League sicuramente ha influito: “Giocare in una squadra che lotta per vincere in ogni competizione ti da una forma mentale diversa, misurarti con quella dimensione e scoprire se sei in grado di farne parte o no”. Nella truppa azzurra c’è invece chi ha da poco ammesso di volerla giocare una competizione del genere: Antonio CANDREVA. L’esterno romano piace al PSG e SIRIGU potrebbe ritrovarselo il prossimo anno anche nella squadra di club: “Con Candreva non ho ancora parlato di questa possibilità: vedo che si potrebbe trasferire da noi è, se dovesse chiedermi, gli dirò la mia opinione sul club e l’ambiente in generale”. L’ex estremo difensore del PALERMO trova poi il tempo di commentare anche la scarsa propensione di lanciare giovani di talento nel calcio italiano: “Penso che, rispetto al passato, in Italia ci dobbiamo abituare a vedere alcuni giocatori ad andare a giocare all’estero. La mia scelta è stata il Psg perché era una squadra in crescita ed il tempo mi ha dato ragione. Credo che in Italia ci sia spazio per i talenti di esprimersi, ma le scelte di vita non devono essere necessariamente legate al paese di origine. Consiglio di andare all’estero? No, ma ti dà una grande esperienza di vita. Io consiglierei di andare in una squadra che ti faccia crescere come talento e persone e questo può succedere all’estero come in Italia”.