SIVIGLIA: “Con il CHIEVO non sarà semplice, bisogna togliersi dalla testa le due sconfitte”

NOTIZIE LAZIO – Sebastiano Siviglia, tecnico dei giovanissimi nazionali biancocelesti. è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per commentare il momento dei suoi ragazzi e analizzare la sconfitta della prima squadra contro la Juventus.

Queste le sue parole: “Sensazioni positive, i ragazzi si son dimostrati all’altezza e sono molto contento della loro prestazione. Hanno provato a vincere la partita, hanno risposto bene e questo mi fa molto piacere.Giocavamo contro una squadra che lotta per lo scudetto e abbiamo tirato fuori una grande prestazione anche se contro la Roma diventa quasi scontato. Purtroppo non siamo riusciti a non vincere, ma non mi accontento, dobbiamo andare oltre nelle prossime partite, bisogna dare continuità. Ci sono molti punti in cui possiamo migliorare come sul giro palla, nel cercare di tenere meglio il campo, nello scegliere meglio la  giocata. Dobbiamo passare dall’oratorio al campo verde. I ragazzi vengono qui a divertirsi, ma quando siamo in un rettangolo dobbiamo cominciare a giocare anche con i compagni, noi cerchiamo di impegnarsi a fare anche questo.  Prossimo impegno a Teramo, loro vorranno riscattarsi della sconfitta contro la Ternana e noi dobbiamo scendere in campo con la stessa determinazione messa contro la Roma.” 

Poi continua sulla prestazione offerta dalla Lazio sabato scorso all’Olimpico: “Quest’aria pesante non giova alla squadra, devono levarsi dalla testa questi due incidenti. La squadra mi piace, ci possono essere dei momenti così, ma ricordiamoci che prima venivamo da 4-5 risultati positivi. Io sono fiducioso, la Lazio deve andare a Verona per fare bottino pieno, bisogna tirare fuori l’orgoglio e la determinazione, il resto verrà da sè. Bisogna fare esperienza di ciò che di non buono c’è stato. Sabato sarà una partita non semplice, il Chievo è tosto, vogliono dimostrare di poter dire la sua in questa campionato. Cercheranno di sfruttare il contropiede ed imporre il proprio gioco.”