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Siviglia: “Sarà un derby aperto, alla Lazio servono le giuste energie mentali”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – L’ex biancoceleste: “La lite con Totti? Ecco come andò…”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Il derby della capitale è alle porte, tutti i riflettori iniziano ad essere puntati sullo stadio Olimpico, teatro di mille battaglie tra le squadre che si affacciano sulle due sponde del Tevere. Tra i protagonisti degli ultimi anni c’è anche un calciatore che ha vestito entrambe le maglie, ma che è rimasto indissolubilmente legato alla Lazio, Sebastiano Siviglia. Un anno nella Roma, di passaggio, esperienza considerata formativa, poi una lunga e fruttuosa esperienza laziale, fatta di grandi soddisfazioni e amore duraturo. “Anni vissuti ad altissimo livello, sono molte legato ai colori biancocelesti“, ammette l’ex Siviglia, che in esclusiva ai microfoni di Lazionews.eu presenta la stracittadina di domenica, lasciandosi andare anche ad un pronostico, una speranza che proviene direttamente dalla Germania… Ecco le sue parole:
Squadre che arrivano da una sconfitta in campionato ma dalla vittoria in campo europeo. Che derby dobbiamo aspettarci?
“Sarà un derby aperto, sono due squadre che hanno le armi per portare a casa la partita. Ultimamente la Lazio ha avuto qualche piccolo problema in campionato con due sconfitte consecutive. Quella con il Milan non è stata una sconfitta leggera, ma allo stesso tempo il derby è una partita a sé, e la Lazio ha questa voglia di rivalsa che potrebbe far pesare nella partita”.
Lazio e Roma impegnate in Europa in settimana. Per il Rosenborg Pioli ha scelto il turnover, decisione giusta in ottica derby?
“Secondo me sì, le partite portano via energie mentali. Il difficile nel recuperare e affrontare una partita così importante sta proprio nel ritrovare le energie mentali, quindi in questo caso il turnover potrebbe essere stato azzeccato. Poi c’è stata anche la vittoria in Europa League, che dà la speranza per poter superare il turno. Tre punti che danno autostima e fiducia con i calciatori che presumibilmente giocheranno il derby che hanno risparmiato energie. Quindi sarà sicuramente una partita aperta, tutte e due le squadre hanno nell’attacco la loro arma migliore e tutte e due hanno voglia di rifarsi”.
Per lei in carriera un anno nella Roma e qualche tempo dopo la lunga esperienza con la Lazio. Che ricordi rimangono?
“Nella Roma è stato un anno passeggero, costellato da qualche piccolo infortunio e da qualche scelta tecnica che non mi ha premiato, però è stato un anno di esperienza che mi ha formato. Non mi ha dato la possibilità di mettermi in mostra, ma mi ha dato comunque la consapevolezza di poter stare a certi livelli. Con la Lazio invece posso dire di aver fatto tutt’altra esperienza: anni fantastici di grandi soddisfazioni, con qualificazione in Champions, due coppe vinte e altre soddisfazioni e anni vissuti ad altissimo livello. Senza alcun dubbio sono molto legato al concetto Lazio e alla famiglia Lazio”.
Tanti derby giocati con la maglia della Lazio. Quale rimane impresso nei ricordi?
“Per soddisfazione a livello di vittoria è stato quello vinto con gol di Behrami al 93esimo, una grandissima gioia. Sotto l’aspetto tecnico il 3-0 del 2006 è qualcosa di eccezionale. Abbiamo fatto la storia con uno dei più ampi risultati nella stracittadina, risulto eccezionale”.
Nella stagione 2005/06 un acceso diverbio con Totti, cosa successe?
“Niente di particolare, sono cose di campo. Totti è un grandissimo giocatore, il mio gioco allora passava anche nel cercare in qualche modo di ostruire psicologicamente quello che è un campione come lui. E’ riconosciuto da tutti che è un grande campione, ma ognuno in campo fa il suo interesse e all’epoca si utilizzava qualsiasi arma lecita che potesse dare un vantaggio per limitare un giocatore così importante. Situazione chiusa? Certo, sono situazioni che iniziano al primo minuto e finiscono al 90esimo, fanno parte solo del calcio giocato”.
Lazio l’anno scorso arrivata al terzo posto. Quest’anno può ripetersi? Dove può arrivare la squadra di Pioli?
“Chi è davanti non ha strappato completamente, non ha creato quel vuoto che permette alle prime di allungare. Siamo alle prime battute, le prime non sono distanti e il campionato è ancora aperto. La Lazio può starci nelle prime tre”.
Derby crocevia importante per il campionato?
“Il derby oltre ad essere una partita da tre punti rappresenta più una ripercussione a livello psicologico e ambientale. Ritrovarsi in un contesto che vince e che ti fa star bene fa lavorare meglio. Lavorare dopo una sconfitta in un derby è un carico in più e mette maggiore pressione. La Lazio può stare nelle prime tre, un campionato non si decide in una partita”.
Derby che si preannuncia senza curve. Che ambiente ci sarà all’Olimpico?
“Questo è un dispiacere per il calcio. Il derby è tale non solo per le squadre che si affrontano in campo, ma anche per le tifoserie che di solito fanno vedere tutta la loro passione, quindi la loro assenza è un dispiacere per il calcio tutto”.
Domanda secca: il protagonista della Lazio e quello della Roma…
“Per la Lazio dico Klose, per la Roma potrebbe essere Salah. Ma mi auguro che sia due Klose, uno Salah e va bene così…”
Gian Marco Torre
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