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SIVIGLIA: “Stiamo crescendo bene, quando c’è divertimento si impara prima e meglio”
Il tecnico dei Giovanissimi Provinciali Fascia B della LAZIO aggiunge: “Il gruppo sta crescendo molto e si stanno compattando bene e lo si vede anche dai risultati”…
NOTIZIE SS LAZIO – Il tecnico dei Giovanissimi Provinciali Fascia B della LAZIO, Sebastiano SIVIGLIA è stato intercettato ai microfoni di Lazio Style radio 100.7 per raccontare la crescita dei suoi ragazzi. Queste le sue parole
Grande vittoria nell’ultimo match
Abbiamo fatto una buona gara contro l’Albalonga. Vittoria molto larga anche se il primo tempo è terminato 2-0, poi terminata 7-0 Ho dato spazio a tutti perché tutti devono avere la possibilità di crescere. Siamo in grande forma, speriamo di mantenerla
Di cosa sei soddisfatto e dove si può migliorare?
La cosa che mi soddisfa è che tutti e 22 stanno dimostrando ampi margini di crescita. Sono coinvolti nel progetto e si sentono importanti ecco perché cambio sempre molti ragazzi da una gara all’altra. I ragazzi stanno rispondendo davvero bene. Il gruppo sta crescendo molto bene e si stanno compattando bene e lo si vede anche dai risultati.
Quanto è importante il dialogo?
Il mio compito è stimolarli affinché possano dare attenzione a quello che potrebbe essere in futuro un loro lavoro. Ora è solo un gioco ed è giusto che sia così, ma l’attenzione e la concentrazione possono fare in modo che diventi anche il loro lavoro. Devono imparare ad assorbire i consigli degli allenatori.
La prossima gara e i programmi?
La prossima sarà in casa e dopo ci sarà la sosta natalizia, ripartendo l’11 gennaio.
Durante la sosta quali impegni per i ragazzi?
Nessun richiamo di preparazione, ma sarà un periodo dove poi andremo a lavorare di più sui concetti tattici e meno sull’aspetto fisico. Sempre restando concentrati.
Quanto è importante la collaborazione con gli altri tecnici?
Fondamentale il dialogo perché rafforza le tue idee o fa nascer un dubbio sul quale puoi lavorare. Il confronto avviene sempre su un campo più vasto legato anche all’approccio
Il tuo passato quanto è un vantaggio per i giocatori?
In parte mi aiuta, ho un vissuto che mi aiuta a rivedermi per capire anche cosa possono fare in futuro. Bisogna lavorare, saper aspettare e ripercorrere il cammino fatto per poter metabolizzare il lavoro fatto. Ovviamente il mio vissuto influisce ma è un errore perché ricordo la mia carriera dai 18 in sù, non ricordo cosa facevo a 13 anni. Ma un’infarinatura su come crescere penso di averla e spero di poterla dare
Che sensazioni hai, cosa provi nello svolgere questo lavoro?
Mi piace tanto, mi piace vederli divertire, quando c’è divertimento si impara prima e meglio. Dico sempre loro: se volete fare qualcosa di bello dovete saper emozionare. Mi piace poter parlare con loro e mi coinvolge molto. Cerco di trasmettere la passione per questo sport che per me è il meglio. È bello soprattutto il comunicare con loro e il vivere assieme la partita
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