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Società, tecnico e squadra: il dovere di salvare la stagione
CORRIERE DELLO SPORT (Fabrizio Patania) – Il futuro della Lazio appare come un grande punto interrogativo e ci si chiede perchè gli allenatori a Formello non resistano molto. Da Rossi a Caso…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – E tutte le certezze conferite da quel vittorioso 26 Maggio, che oggi appare così lontano, vacillano come la panchina e il futuro Bianco Azzurro.
Non trovare nella prossima stagione Petkovic a dirigere la squadra di Lotito era qualcosa che tutti immaginavano, come è ricordato dal “Corriere dello Sport”. Ma, ora, con sei mesi di anticipo, è diventata addirittura una certezza. Se infatti, nei prossimi giorni la Svizzera dovesse nominare Petkovic (come appare probabile se non sicuro) futuro ct al posto di Hitzfeld dopo il Mondiale, la Lazio si ritroverebbe costretta a portare avanti un allenatore che ha già deciso di andarsene. In altri Paesi questo non comporterebbe niente, ma a Roma no, nella città del tifo viscerale, della fede nei colori della propria squadra, questo non è possibile. E poi c’è da aggiungere che, seppure appare una strada tutta in salita, c’è il dovere di raddrizzare la stagione. Il dovere di intervenire, di rispondere sul campo attraverso le prestazioni e fuori. Intanto, la società attende, valuta e cerca di non farsi cogliere impreparata. Petkovic, che ha dimostrato nella stagione passata di saper vincere una Coppa Italia durante un derby, svolgendo un ottimo lavoro, oggi sta sbagliando quasi tutto: in quattro mesi non è ancora riuscito a scegliere un modulo e una formazione titolare. Continuando a sottovalutare la crisi di gioco e di identità, si rischierebbe di sprofondare: un altro paio di risultati negativi farebbero precipitare la squadra a contatto con la zona retrocessione. Una squadra che, dopo i risultati raggiunti nella passata stagione, avrebbe tutte le carte in regola per permettersi di raggiungere in classifica almeno le posizioni di Genoa e Verona, lottando con la Fiorentina per il quinto posto. Stasera a Varsavia, nelle stesse ore in cui a Berna si decide delle sorti di Petkovic e Tami per la panchina della Svizzera, la Lazio può garantirsi la qualificazione ai sedicesimi di Europa League con un turno di anticipo. Sarebbe una vittoria parziale, ma garantirebbe la speranza di credere ancora che questa stagione è ancora tutta da cambiare, che la Lazio merita ancora una sorte migliore, basta continuare a lottare, investendo sui giovani. Il compito di Lotito è di interrogarsi su cosa abbiamo spento la Lazio del derby di Coppa Italia, del perchè i suoi undici uomini non sono più i vittoriosi gladiatori del 26 Maggio e soprattutto perchè il suo rapporto con gli allenatori si logora tanto in fretta. Dal 2004 solo Delio Rossi è durato quattro anni, faticando tantissimo per arrivare a scadenza. Prima e dopo Caso, Papadopulo e Ballardini non hanno superato i sei mesi. Per Petkovic la seconda stagione s’è trasformata nella salita del Mortirolo, per Reja la terza è diventata insopportabile. Forse, qualche motivo c’è davvero.
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