“Sogno la vittoria nei minuti finali”

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Adriana Volpe, showgirl e conduttrice televisiva de “I Fatti Vostri” su Rai Due, tifosa biancoceleste di eccezione si prepara al derby di Domenica, scrive Il Tempo (S. Trancanelli).

Manca poco al derby. Andrà allo stadio?

“In genere non me ne perdo uno, la partita da casa va bene, ma allo stadio è tutta un’altra cosa, compreso lo spettacolo meraviglioso del tifo sugli spalti. Il derby è una gara troppo particolare e sentita, a malincuore stavolta visto il tempo e il fatto che ho una bambina piccola, la guarderò a casa mia. Con uno spettatore “interessato” d’eccezione per la causa biancoceleste”.

Di chi si tratta ?

“Mio marito. Deve sapere che lui è juventino e visto l’andamento in campionato della Roma nel derby in questa occasione tiferà Lazio, per ovvi motivi. La guarderemo insieme, sempre con il solito gruppo ristretto e sperimentato di amici. Sono molto scaramantica”.

Altra scaramanzia personale?

“Di quelle che posso dire, tra i riti che ripeto puntualmente c’è quello di sedermi sempre nello stesso posto sul divano: in prima fila e da lì non mi muovo fino alla fine della partita”.

Che derby si aspetta? Chi è la favorita?

“Innanzitutto mi auguro sia una bella partita, noi tifosi dell’Olimpico abbiamo da sempre una marcia in più sugli spalti. Poi, oggettivamente la Roma è fortissima, gioca bene e arriva col morale carico a questa gara. Noi della Lazio possiamo giocarci la carta del derby, mai prevedibile, tirando fuori cuore e carattere”.

Il primo derby senza Hernanes.

“Non me lo ricordi. Dispiace molto, ma mai come in questo momento i giocatori devono dimostrare che l’unione fa la forza. Il gruppo unito può fare la differenza, non mi va di dire un nome piuttosto che un altro per domenica. Tutti uniti si vince. Una menzione particolare sul rientro di Mauri, ne sono contenta”.

Della Roma chi teme di più?

“Sono forti i nuovi, ma non dimentico Totti e De Rossi, insomma i romani e romanisti che sanno cosa vuol dire un derby”.

Un pronostico?

“Scherza? Mettiamola così: mi basta un gol, uno solo, fatto bene, magari a pochi minuti dalla fine. Ci metterei la firma. Non dico di più”.