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Solita Lazio, molle e sciupona
Avanti con Sculli, i biancocelesti smettono di giocare e regalano la gara al Genoa
Solita Lazio, molle e sciupona
Avanti con Sculli, i biancocelesti smettono di giocare e regalano la gara al Genoa
ROMA – La solita Lazio, venti minuti e poi stop. Segna subito, butta via occasioni sontuose, ti inganna perchè credi che stia per vincere a mani basse e invece alla fine si squaglia e si fa rimontare. L’anno scorso la squadra biancoceleste aveva una super difesa, protetta da un centrocampo che filtrava alla grande. Era una squadra un po’ statica ma forte dalla cintola in giù. Stentava a far gol ma soffrivano di più gli avversari se l’attaccavano.
DIFETTI –Succede perchè il poderoso centrocampo dell’anno scorso è in parte sparito. Ledesma e Brocchi (o Matuzalem) non possono reggerlo da soli. Ci vorrebbe l’aiuto degli esterni o di Hernanes, in questo 4- 2- 3- 1 un po’ avventuroso. Ma il brasiliano non ha ancora trovato la condizione giusta e soprattutto non ha il passo del centrocampista, tantomeno la voglia di farlo.
ALTALENANTE –Così la Lazio anche contro il Genoa ha regalato in avvio emozioni e spettacolo, spesso prodotti dalle giocate decisive di Klose e Cisse, poi lentamente si è spenta. Per giunta Klose, strepitoso nei primi 45 minuti, è scomparso e Cisse si è avvilito, non trovando lo spunto decisivo.
INCISIVI –Il Genoa lo ha sottolineato impietosamente. Nella ripresa, con l’inserimento del cileno Jorquera, ha cambiato la partita: aggressivo a centrocampo, pericoloso con Palacio, persino meno avventuroso in difesa, dove Kaladze è di una lentezza esasperante e Dainelli siamo lì.
KLOSE OK –La Lazio è partita come sempre: idee chiare, giocate sontuose di Klose, sicuramente una spanna sugli altri interpreti. All’11’ è arrivato il gol del vantaggio grazie a un’intuizione di Cisse e del tedesco, che servono alla grande Sculli.
TURBO ROSSOBLU’ –Qui è finita la Lazio mentre è cresciuto il Genoa, spinto anche dalla marcia in più di Jorquera, subentrato a un Constant evanescente. Proprio il cileno ha ubriacato i laziali sulla tre quarti e ha trovato il corridoio giusto per Palacio, tenuto in gioco da Lulic. Al 26’ il raddoppio, con il Genoa ormai padrone a centrocampo. Proprio Kucka ha scambiato con Palacio e si è presentato in area, anticipando Diakite e Marchetti per la vittoria genoana.
Fonte: Il Corriere dello Sport
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