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I soliti noti. Inzaghi e quel turnover non gradito
APPROFONDIMENTO LAZIO INZAGHI – Si dice spesso che Simone Inzaghi sia poco avvezzo al turnover, ma quanto c’è…
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APPROFONDIMENTO LAZIO INZAGHI – Si dice spesso che Simone Inzaghi sia poco avvezzo al turnover, ma quanto c’è realmente di vero? Andando ad analizzare il minutaggio accumulato da ogni singolo calciatore in rosa, in tutte le competizioni sin qui disputate (Supercoppa, campionato ed Europa League), c’è un dato che balza all’occhio e che fa riflettere: i calciatori che hanno superato i 1000’ in campo sono… Esattamente undici!Tanto da poter stilare una formazione che, poi, è quella che siamo abituati a vedere, specie la domenica (perché in Europa, lì sì, in quella che è una tendenza tutta italiana, si tende a risparmiare i big). Ecco lo schieramento dei calciatori biancocelesti più utilizzati:
(3-5-1-1) Strakosha (1620’); Bastos (1000’), de Vrij (1253’), Radu (1393’); Marusic (1122’), Parolo (1366’), Leiva (1154’), Milinkovic-Savic (1295’), Lulic (1266’); Luis Alberto (1520’); Immobile (1356’)
SECONDE SCELTE – È vero che gli infortuni di gente come Wallace, Basta e Felipe Anderson su tutti abbiano tolto non poche possibilità di rotazione al tecnico piacentino, ma è vero anche che pedine importanti, a tratti indispensabili, come Lukaku e Murgia, siano arrivati rispettivamente soltanto a 638’ e 595’ e rappresentino le due “riserve” maggiormente utilizzate. Addirittura fermo alla miseria di 277’ Luis Nani, arrivato in estate a Roma con ben altre aspettative.
IL GIRO DI BOA – Di Inzaghi piace, eccome, questa ritualità: il calcio italiano, storicamente, ha sempre contemplato l’utilizzo di un blocco solido di calciatori. Si diceva che per mantenere compatto uno spogliatoio fosse essenziale assegnare dei ruoli ben precisi e, da questo punto di vista, l’allenatore biancoceleste sembrerebbe dimostrare la veridicità della tesi. Semmai, quel che preoccupa è la tenuta atletica sulla lunga distanza, specie quando gli impegni saranno maggiori (specie se proseguirà l’avventura europea), oltre che più gravosi dal punto di vista delle energie sia fisiche che mentali. La rosa della Lazio non è così larga da permettere un uso intensivo del turnover, ma non è neanche così scarna da non permettere quasi mai a qualche big di rifiatare.
Giordano Grassi
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