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Speciale sulla Lazio di Fascetti, la Lazio degli eroi dei -9

Domani, venerdì 10 maggio 2013, andrà in onda questo emozionante speciale che ripercorre quel campionato entrato nella storia…

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NOTIZIE SS LAZIO –  Nella puntata di venerdì 1o maggio, in chiaro su Premium Calcio, alle ore 23.00 ritorna “La tribù del calcio”,uno speciale a cura di Marco Piccari sulla Lazio 1986/87, la squadra che, retrocessa in Serie B e penalizzata di 9 punti, riuscì a conquistare allo spareggio una storica salvezza. Lo speciale ripercorre l’incredibile rincorsa dei biancocelesti allenati da Eugenio Fascetti, con interviste al mister ed ai giocatori che, a traguardo raggiunto, vennero ribattezzati gli “Eroi del meno 9”. La stagione non è ancora cominciata e arriva l’ufficialità della penalizzazione di 9 punti. Qualche piccola anteprima:  Eugenio Fascetti dichiara: «Quando me lo comunicarono ricordo che chiamai la squadra per dire a ognuno che chi non se la fosse sentita sarebbe potuto andare». Il difensore Massimo Piscedda aggiunge: «Durante la riunione con Fascetti, alla notizia della penalizzazione, guardai Gabriele Pin: lui veniva dalla Juventus e pensavo se ne sarebbe andato, invece decise di restare. Il suo comportamento fu un esempio per tutti». L’attaccante Fabio Poli conclude: «Io avevo un debito con la società, l’anno prima mi aveva pagato tantissimo e io volevo ripagare l’investimento. Non avrei mai abbandonato la Lazio». L’iter termina a Napoli dove la Lazio conquistò la salvezza con gli spareggi, ma prima ci fu la sfida a Vicenza che permise ai biancocelesti di arrivare agli spareggi salvezza. Fascetti ricorda: «Il portiere del Vicenza Dal Canto in quella partita era un vero e proprio muro. Si esaltò, anche se dopo quella partita scomparse» e Poli aggiunge: «Parò anche i moscerini».  Ma la squadra biancoceleste trova il gol che l’avrebbe portata allo spareggio salvezza, poi vinto. A siglarlo fu Giuliano Fiorini, che mister Fascetti ricorda con queste parole: «Un giocatore tecnicamente fortissimo, specialmente in area di rigore. Era il vero boss della squadra». Poli conferma: «Fiorini era un ragazzo che trasmetteva tanta positività alla squadra».E Piscedda conclude: «Mi ricordava Giorgio Chinaglia: era un autentico leader».

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