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Strakosha: “Siamo carichi, vogliamo sognare con i nostri tifosi”
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STRAKOSHA LAZIO – In attesa che la Serie A prenda una decisione sulla ripresa del campionato, Thomas Strakosha ne ha approfittato per parlare ai microfoni della radio ufficiale della Lazio.
Le parole di Strakosha
“È un sospiro di sollievo, forse per noi è un po’ più facile rimanere a casa. Ma neanche noi eravamo abituati a tutto questo. Vedere l’erba, i compagni e il mister è stato bellissimo. In quarantena mi allenavo e vedevo film, passavo così le giornate”.
La famiglia
“Grazie a Dio ho avuto la famiglia con me, per quelli che non avevano i cari vicino è stata molto dura. In questo periodo mi sono sentito un po’ con tutti, soprattutto con Milinkovic e Marusic”.
Formello
“Uno dei più belli e più puliti. Con le nuove regole è ancora meglio, allenarsi qui è un’altra cosa rispetto ai parchi. Siamo carichi, in una posizione di classifica che ci permette di sognare. La forza non mancherà mai. Il nostro popolo è così, noi siamo così: la nostra energia non è cambiata mai”.
Mentalità
“La pausa farà il suo effetto, ma bisogna capire che è una questione mentale. Io conosco tutti da quattro anni, siamo cresciuti insieme non solo dal punto di vista del gioco, ma anche di mentalità”.
Aspettative
“Tutto quello che sta arrivando non me l’aspettavo. Ringrazio dio per questi momenti, io lavoro duro e cerco sempre di fissare nuovi obiettivi”.
Partita più bella
“Ce ne sono tante. Quella che mi rimarrà per sempre quella a Torino contro la Juve, dove abbiamo vinto dopo 15 anni”.
Porte chiuse
“Giocare senza tifosi è una delle cose più brutte che ci siano. Ma è un momento di difficoltà per tutto il mondo. Noi siamo carichi, vogliamo ripartire, ma senza mettere nessuno in pericolo per colpa nostra”.
Albania aiuto all’Italia
“L’aiuto dell’Albania all’Italia? “Mi dà orgoglio e piacere. L’Italia in passato ha aiutato noi. Se nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa, è giusto farlo”.
Ringraziamenti
“Ci sono anche Grigioni, Zappalà e la mia famiglia da ringraziare. Il direttore ha sempre creduto in me, dal primo giorno all’ultimo, anche quando gli altri ormai avevano perso la speranza. Ringazio anche il mister, che mi ha dato la possibilità. Per questo li ringrazierò per sempre e li voglio ripagare con il lavoro”.
Gara della svolta
“La nostra stagione è cambiata dopo l’Atalanta. La mentalità è cambiata da quel 3-0 a 3-3. Siamo diventati più consapevoli delle nostre qualità”.
Avengers
Gli Avengers? “Radu è Hulk, Thor mettiamo Acerbi, Capitan America è Lulic, Iron-Man diciamo Luis Alberto perché è preciso su tutto, Occhio di falco mettiamo Adam Marusic. Io? Io faccio Spider-Man”.
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