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Strakosha vs Crosta, storie parallele: l’ex Milan verso l’esordio all’Olimpico
FACCIA A FACCIA – Il Cagliari è in piena crisi e davanti, come a peggiorare la situazione, si troverà il titanico squadrone di Inzaghi.
FACCIA A FACCIA – Il Cagliari è in piena crisi e davanti, come a peggiorare la situazione, si troverà il titanico squadrone di Inzaghi. Il neo allenatore rossoblù Lopez affronta subito una sfida complicatissima, all’Olimpico contro una Lazio lanciata. Diversi gli indisponibili, specialmente tra i pali: Cragno è out e non recupererà dall’elongazione al retto femorale della coscia destra, Rafael è uscito malconcio dalla sfida col Genoa. Potrebbe toccare, dunque, a Luca Crosta. 19 anni e la trafila nelle giovanili di Milan e Cagliari, proprio come il biancoceleste Strakosha che in Primavera si è fatto le ossa. Uno contro l’altro, presente e forse futuro delle due compagini, a difendere la porta dagli attacchi dell’indiavolato Immobile e dell’ex pallino di Tare, Pavoletti.
LA SVENTURA “DONNARUMMA” – Potrebbe dunque toccare a lui la temibile sfida dell’Olimpico: Luca Crosta, classe 1998, è un portiere dotato di un buon fisico. La forte personalità ne nasconde anche qualche difetto di velocità. Il 19enne arriva dalla scuola Milan, quella di Gigio Donnarumma. La presenza del campano lo ha “costretto” a cambiare aria: di talenti come quello del portiere rossonero ne nascono pochi, inutile vivere all’ombra di qualcuno. E poi Cagliari è pur sempre una piazza importante. Esordio indimenticabile il suo, fra l’altro, proprio contro il Milan: il numero uno dei sardi para un rigore a Carlos Bacca, una prodezza che regala tre punti ai compagni. Ha firmato un contratto sino al 2019 e contro la Lazio potrebbe avere una nuova chance: stavolta davanti c’è Immobile, capocannoniere dell’anno solare.
L’ATTIMO FUGGENTE – Chi le chances se le è sempre giocate al meglio, rubando il posto a titolari e non solo, è Thomas Strakosha. Ormai tra i pali è una certezza, e contro la Juve la sua tesi di laurea da 110 e lode: quel rigore parato a Dybala finirà negli annali della storia di Juve-Lazio. Ma il portiere albanese non si ferma qui, vuole di più: l’Europa, ad esempio, e la Nazionale soprattutto. Dove fra l’altro c’è l’altro laziale, ex compagno di squadra, Etrit Berisha. L’atalantino trema, perché il classe ’95 ha classe, margine di miglioramento e qualità: il rapporto con i tifosi, il tecnico ed i compagni stanno incoronando partita dopo partita l’ex Primavera come elemento fondante delle vittorie biancocelesti. Papà Fotaq non può che esserne orgoglioso, parata dopo parata. Ma la strada è ancora lunga: il presente delle aquile affronta il futuro dei quattro mori, e nulla si può dare per scontato.
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