Stroppa: “Alla Lazio è mancata imprevedibilità. Per arrivare in alto serve continuità”

LAZIONEWS.EU – La Lazio crolla in casa dopo 8 vittorie consecutive, il diavolo rossonero ne 3 all’Olimpico e porta a casa i tre punti. Biancocelesti lenti e prevedibili, mai veramente pericolosi nei momenti cruciali della partita. Seconda sconfitta in pochi giorni per gli uomini di Pioli, che si apprestano ad affrontare una settimana molto importante: giovedì c’è il Rosenborg in trasferta, domenica si torna nella capitale, la stracittadina sarà crocevia importante della stagione laziale. Lazionews.eu ha raggiunto in esclusiva il doppio ex Giovanni Stroppa per analizzare la sfida di ieri e per parlare del delicato momento biancoceleste.

Prima sconfitta casalinga per la Lazio dopo 8 successi consecutivi. E’ stata la Lazio più brutta della stagione?

“Di sicuro ieri non si è vista una buona Lazio, mentre è sceso in campo un ottimo Milan e questo ha fatto la differenza. L’avvio di stagione non è stato semplice, poi c’è stata un’ottima reazione e prestazioni eccellenti: ci si aspettava di più ieri sera, soprattutto in alcuni giocatori che possono fare la differenza in qualsiasi momento. Mi è sembrata una Lazio un po’ con il freno a mano tirato rispetto ad altre partite”.

Cosa è mancato di più nella sfida con il Milan?

“Sono mancati i giocatori più imprevedibili, come Candreva, Felipe Anderson e lo stesso Klose. Sono stati poco pericolosi e non hanno inciso più di tanto”.

Quali le mosse vincenti di Mihajlovic?

“Non ci sono state grandi mosse secondo me, ma un Milan che sta acquisendo la mentalità e l’identità del tecnico, ne è la riprova che è arrivata la terza vittoria consecutiva. Veniva da un momento difficile e in una settimana si sono ritrovati. In questo momento è difficile affrontare il Milan”.

Per la Lazio domenica prossima c’è il derby, ma prima l’Europa League. Come si prepara la settimana visto il momento abbastanza delicato?

“Bisognerebbe ritrovare la fiducia tramite la partita di Europa League, poi il derby è una partita a sé. Il derby si gioca anche senza prepararlo, in riferimento alle motivazioni e a quello che potrebbe dare ai giocatori a livello caratteriale. Sotto questo aspetto non credo che la partita di Europa League possa influire a livello psico-fisico sul derby”.

Quanto vale come partita il derby? E’ un crocevia?

“Forse a livello ambientale, per i tifosi. A livello di classifica e di squadra sicuramente no: è una partita, ci sono tante sfide da affrontare dopo il derby. A livello ambientale un risultato negativo potrebbe essere condizionante per i tifosi e per la gente, non per la squadra”.

Tifoseria organizzata che è in protesta per le divisioni della Curva e non sta entrando allo stadio. Quanto può influire come fattore?

“Mi auguro sempre che lo stadio sia pieno e che tutti vadano a tifare per la propria squadra. Uno stadio non pieno e che protesta per certe situazioni sicuramente penalizza la squadra che non ha il supporto”.

Dove può arrivare questa Lazio?

“Un campionato è fatto di continuità e per poter arrivare in alto è questo che serve. La Lazio fino ad un paio di partite fa stava dimostrando di aver ripreso la sua corsa, adesso bisogna vedere come reagirà dal derby in poi. Comunque è ancora lì davanti e non bisogna fasciarsi la testa”.

Il Milan punta alla Champions, può farcela?

“I segnali portano a pensarlo. Si è parlato di un Milan in difficoltà ed oggettivamente lo era. Le vittorie hanno dato fiducia e autostima, la squadra ha ripreso un’identità importante. Vincere fuori con questo risultato e questa prestazione dà segnali positivi per quelli che potrebbero essere gli obiettivi della squadra rossonero”.

De Vrij sotto i ferri, la Lazio deve tornare sul mercato?

“Non conosco le dinamiche dell’infortunio e i tempi di recupero, perde certamente un elemento molto importante, ma sicuramente la Lazio saprà come comportarsi”.

Gian Marco Torre