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SUPERCOPPA. MAROTTA: “Test importante che vogliamo onorare”
Beppe Marotta non cerca alibi per la situazione fisica che non è apparsa ottimale nel precampionato…
SUPERCOPPA ITALIANA 2013 – Intervistato nel pre-gara ai microfoni di Raisport, il DG della Juventus Beppe Marotta ha parlato della data della Supercoppa, che sembra stata forzata dalle necessità della Nazionale e della Serie A:
La Juventus arriva a questo appuntamento senza aver vinto una partita…
“Sì, questo è un appuntamento importante, che vogliamo onorare nel migliore dei modi, quindi è una partita che conta, la prima partita ufficiale: tutto era stato programmato in vista di questo impegno e degli impegni che verranno, considerando il campionato e la Champions League. Quindi è un test veramente importante”.
Tevez era l’uomo che la Juve cercava più di Llorente?
“Diciamo che la forza della Juve è nel collettivo, non c’è il singolo che ha una maglia da titolare sempre. Noi abbiamo avuto l’opportunità di tesserare Llorente perchè era un’opportunità vantaggiosissima, un giocatore di talento, venuto a parametro zero. Poi è Conte che valuta al meglio le performance dei giocatori, giorno dopo giorno, oggi ha deciso di mettere in campo questi undici, ma sapete che gli altri sono in panchina, le partite durano più di 90 minuti in alcuni casi, quindi ci sarà tempo anche per gli altri di entrare“.
E’ possibile la partenza di Quagliarella e Matri?
“Sicuramente il settore offensivo è quello più numeroso. E’ costituito comunque di elementi importanti, che hanno voglia di giocare e chiedono spazio. Quindi qualsiasi operazione che sarà definita da qui alla fine del mercato sarà un’operazione congiunta, l’eventuale società acquirente e il giocatore stesso. Abbiamo ancora dodici giorni davanti valuteremo le eventuali richieste e i desideri dei giocatori“.
La preparazione per la Supercoppa non è stata ottimale, si è detto che non è un alibi…
Sicuramente non è un alibi, però questa è una data internazionale di partite amichevoli, l’anno prossimo non ci sarà più, perchè evidentemente condiziona i programmi dei singoli club, soprattutto nell’ottica di quelle squadre che hanno degli impegni ravvicinati come li abbiamo noi stasera. Al di là degli impegni agonistici, sono poi i disagi che sono costituiti dai viaggi che i giocatori sostengono: noi abbiamo giocatori che sono andati in Sudamerica, che sono tornati un po’ affaticati da questo tour de force non solo agonistico, ma anche dei viaggi, psico-fisico. Quindi non sono al 100% come stato di forma
Dare Matri al Napoli non è una mossa pericolosa?
Sono solo voci. C’è stato l’interessamento della società partenopea. Matri ha ricevuto e sta valutando diverse richieste da altre squadre, tutto nella norma. Noi siamo pronti a cogliere le opportunità, siamo felici di aver costruito una squadra competitiva, portando campioni dall’estero
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