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TARE spinge in alto la LAZIO «Lo SCUDETTO non è tabù»
GAZZETTA DELLO SPORT (D.Stoppini) -Il diesse biancoceleste a 360°…
GAZZETTA DELLO SPORT- (D. STOPPINI) Dal suo ufficio Igli Tare vede la Lazio nascere. Vladimir Petkovic entra, si siede, ci guarda e ascolta. «Saremo ancora più competitivi di un anno fa — dice il d.s. —. La storia di questo club ci impone una crescita continua. Ma con equilibrio».
«Ma non solo. Equilibrio vuol dire anticipare la concorrenza. La crisi economica ha paralizzato il mercato. L’estero? Un po’ scelta e un po’ obbligo: in Italia i prezzi sono folli».
Equilibrio uguale poche ambizioni?
«No. Non siamo arrivati in Champions solo per i tanti infortuni. Ci riproveremo».
Lo scudetto sarà mai un obiettivo?
«Non è un tabù. Lotito non è tipo che si accontenta. Ma no al passo troppo lungo: l’ultimo titolo, qui, causò tanti guai».
Come evitarlo?
«Per esempio puntando sul settore giovanile. Stiamo per portare tutte le giovanili a Formello: aspettiamo l’okay per l’inizio dei lavori nel centro sportivo».
Un mese fa diceva: «In ritiro con la squadra quasi fatta». Oggi l’unico nuovo è Ederson.
«Ad Auronzo doveva venire anche Breno».
Perché puntare su un giocatore con tanti problemi?
«Sull’uomo mi ero informato: col Norimberga, col Bayern, pure con Klose. Non ha mai dato problemi in un gruppo. La condanna è eccessiva: non ha ammazzato nessuno…».
Lo aspetterete?
«Dipende dal secondo grado di giudizio. Ma il giocatore lo volevo anche due anni fa. Alternative? Le valutiamo, ma non è detto che arriveranno».
Quanti acquisti farà la Lazio?
«Altri due, al massimo tre».
Uno sarà Yilmaz.
«Difficile dirlo. Ma con il calciatore abbiamo fatto le cose perbene. Il suo arrivo ci completerebbe».
Zarate resterà?
«Sì, se non altererà gli equilibri. Petkovic valuterà in ritiro».
Come ha scelto il tecnico?
«Gli chiesi: “Te la senti di allenare la Lazio?”. Lui mi rispose: “Io non ho paura”. Ma chiedo anch’io pazienza: ho apprezzato molto la Roma con Luis Enrique».
Equilibrio uguale poche ambizioni?
«No. Non siamo arrivati in Champions solo per i tanti infortuni. Ci riproveremo».
Lo scudetto sarà mai un obiettivo?
«Non è un tabù. Lotito non è tipo che si accontenta. Ma no al passo troppo lungo: l’ultimo titolo, qui, causò tanti guai».
Come evitarlo?
«Per esempio puntando sul settore giovanile. Stiamo per portare tutte le giovanili a Formello: aspettiamo l’okay per l’inizio dei lavori nel centro sportivo».
Un mese fa diceva: «In ritiro con la squadra quasi fatta». Oggi l’unico nuovo è Ederson.
«Ad Auronzo doveva venire anche Breno».
Perché puntare su un giocatore con tanti problemi?
«Sull’uomo mi ero informato: col Norimberga, col Bayern, pure con Klose. Non ha mai dato problemi in un gruppo. La condanna è eccessiva: non ha ammazzato nessuno…».
Lo aspetterete?
«Dipende dal secondo grado di giudizio. Ma il giocatore lo volevo anche due anni fa. Alternative? Le valutiamo, ma non è detto che arriveranno».
Quanti acquisti farà la Lazio?
«Altri due, al massimo tre».
Uno sarà Yilmaz.
«Difficile dirlo. Ma con il calciatore abbiamo fatto le cose perbene. Il suo arrivo ci completerebbe».
Zarate resterà?
«Sì, se non altererà gli equilibri. Petkovic valuterà in ritiro».
Come ha scelto il tecnico?
«Gli chiesi: “Te la senti di allenare la Lazio?”. Lui mi rispose: “Io non ho paura”. Ma chiedo anch’io pazienza: ho apprezzato molto la Roma con Luis Enrique».
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