INTERVISTE
Tavecchio: “Bisogna finire i campionati. Poi serve una riforma…”
CARLO TAVECCHIO SERIE A CORONAVIRUS – L’ex presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, ha parlato sulle frequenze di TMW Radio, analizzando la tematica della ripresa dei campionati.
La ripresa del campionato
“Se chiudono il campionato non mantenendo gli impegni con la produzione dei diritti tv diventa un danno quasi irreparabile. Devono risolverlo in un modo o nell’altro. I diritti vengono pagati se le partite sono trasmesse e se non pagano è un dramma. La UEFA ha sospeso le coppe ma dice che i campionati vanno finiti, a meno di tragedie irrisolvibili”.
La riforma del calcio
“Tutti provano a nasconderlo, ma ad essere onesti è arrivato il momento di una riforma. Io tre anni fa dissi che la madre di tutte le battaglie è la riforma dei campionati. Non si può più pensare di avere più di 100 squadre professionistiche in Italia, solo l’Inghilterra ce le ha, ma hanno pure 3 miliardi di diritti tv, noi 1,5. Si ridurranno i professionisti, e poi bisognerà sostenere il movimento dilettantistico. Io parlavo di un numero magico: 18 di A, 18 di B, e due C da 18. Una settantina di squadre. Non abbiamo la capacità di avere più società, non ci sono risorse. E oggi avrei pure il dubbio sulle trentasei di Lega Pro”.
La Serie A
“Bisogna puntare a finire, anche durante l’estate. Per la ripresa del calcio è imprescindibile finire i campionati, anche arrivando a agosto o settembre. Così mantieni gli introiti della Serie A”.
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