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THURAM: “Cori razzisti? I giocatori dovrebbero rifiutarsi di giocare”
L’ex difensore di PARMA e JUVENTUS ha inoltre aggiunto: “Io suggerisco di togliere “punti” all’arbitro che non sospende le partite, come con la patente”…
NOTIZIE SS LAZIO – Il tema del razzismo, putroppo, è tornato nuovamente alla ribalta: la UEFA ha punito nuovamente la LAZIO con un turno a porte chiuse a seguito dei cori discriminatori intonati nel corso del match contro il LEGIA VARSAVIA. Per commentare tutto questo, La Gazzetta dello Sport ha contattato l’ex calciatore Lilian THURAM: “Non ci sono battaglie perse né messaggi inutili soprattutto nelle scuole perché sono le nuove generazioni a dover inculcare già nei loro genitorri, figli di una società meno multietnica dell’attuale, un nuovo modo di pensare, vincendo i pregiudizi lasciati da secoli di Storia. La sospensione delle partite? È l’arbitro a decidere. Io suggerisco di togliere “punti” all’arbitro che non sospende le partite, come con la patente. Piuttosto i calciatori dovrebbero rifiutarsi di giocare: tutti, non solo chi viene offeso. Gli insulti a Balotelli? La scusante dell’antipatia di Mario è una forma di ipocrisia. Uno antipatico può essere disturbato in tanti modi. Il verso della scimmia è invece riconducibile solo alla sua pelle. Dunque è razzismo”.
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