Tifosi e Polizia a colloquio: e il questore modifica e revoca 43 daspo su 135 «Tutte persone disponibili e ravvedute»

Tifosi e Polizia a colloquio: e il questore modifica e revoca 43 daspo su 135 «Tutte persone disponibili e ravvedute»

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RASSEGNA STAMPA – IL CORRIERE DELLO SPORT – Una mano tesa alla parte meno sana del tifo, il piccolo esercito dei daspati. Nel solco delle novità che la gestione guidata dal questore Tagliente ha portato a Roma, c’è questo studio fortemente voluto dal vertice della Questura e realizzato dalla Divisione Polizia Anticrimine-Prima Sezione Misure di Prevenzione, con il supporto di funzionari psicologi dell’Ufficio Sanitario Provinciale. Di cosa si tratta? Di una ricerca definita «Progetto Daspo», avviata esattamente un anno fa attraverso i commissariati sezionali e distaccati e le stazioni dei Carabinieri.

Sono stati inoltrati 334 inviti a tifosi daspati, dei quali in 151 si sono presentati e 135 hanno accettato di compilare un questionario. Ne è scaturito un confronto franco e proficuo tra l’istituzione e il cittadino. […] Scandagliando il campione si vede che in molti casi alla determinazione della revoca o della modifica si è arrivati perché i soggetti erano incensurati, o per assenza di violazione dei divieti imposti, o per dichiarato ravvedimento, o dopo l’esito dei colloqui. Il 52 per cento del campione si è detto favorevole all’iniziativa e il 59 per cento ha ritenuto positiva anche la propria partecipazione ad una campagna informativa. Significativo che tra le conseguenze del provvedimento la stragrande maggioranza abbia indicato il trauma di non poter seguire la squadra del cuore. […]

[…] Dice il questore Tagliente: «I risultati dell’indagine hanno fatto emergere la non conoscenza per molti delle conseguenze di un gesto ai loro occhi “banale”, inducendo in presenza delle idonee condizioni una modifica della durata del Daspo o addirittura la revoca. La disponibilità offerta dai diretti interessati anche a partecipare a campagne di educazione alla legalità dimostra la necessità di un ulteriore sforzo per far conoscere le norme e per evitare comportamenti dannosi».