Tifoso Lazio a Istanbul: “Per una notte senza cibo né acqua”

NOTIZIE SS LAZIO – Seguire la propria squadra del cuore in una trasferta europea è sempre un’emozione indimenticabile, ma quello che è successo a Istanbul ad un supporters biancoceleste ha del rocambolesco: “Mi hanno fermato all’aeroporto di Istanbul ieri alle 15 e rilasciato stamattina alle 7.30 lasciandomi in una stanza grande tre metri per tre, chiuso a chiave e senza la maniglia interna, insieme a dei clandestini, senza la possibilità di poter mangiare, bere e avvertire la mia famiglia“, è il racconto di Daniele, tifoso della Lazio, che al portale calciomercato.com, racconta la sua insolita storia. “La mia colpa, secondo le autorità turche, è stata quella di avere la carta d’identità leggermente usurata – afferma quest’oggi Daniele, tornato a Roma -. Con me è stato fermato un altro ragazzo per lo stesso motivo ma poi gli è stata data la possibilità di entrare in Turchia, io invece ho passato un pomeriggio e una notte nella cella dell’aeroporto. Con me c’erano altre sette persone tra cui un bambino e un ragazzo che era stato malmenato: tra loro nessuno era italiano. Oltre a non poter mangiare né bere ho dovuto anche subire le prese in giro di un funzionario; mi diceva che lui domani (oggi, ndr) sarebbe andato a vedere la partita, e io invece non l’avrei mai vista”. Come sottolinea poi il portale specializzato nel mercato, al tifoso, una volta tornato in Italia, sono stati restituiti computer, soldi e telefonino, sottratti ieri dalle autorità. E la Farnesina, ovviamente, gli ha comunicato che la sua Carta d’Identità era perfettamente regolare…