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TORINO-LAZIO, LA MOVIOLA. TAGLIAVENTO senza infamia e senza lode
Match non particolarmente complicato per il fischietto di Terni, ma la prestazione dei suoi assistenti fa lievitare la valutazione finale…
La MOVIOLA a cura di Lazionews- Allo ‘Stadio Olimpico’ di Torino la Lazio di Vladimir Petkovic nella 15a giornata di campionato è attesa all’ennesima prova di maturità, soprattutto a livello psicologico (CLICCA QUI PER RIVIVERE LA DIRETTA DEL MATCH). L’avversario, il Toro di Ventura, non è dei più semplici: i granata stanno giocando un bel calcio e davanti hanno giocatori che possono far male in ogni momento. I biancocelesti sono reduci dalla batosta casalinga per 4-2 subita per mano del Napoli che però ha mostrato una Lazio in buona forma. Torino che viene invece dal pareggio di ‘Marassi’ per 1-1 contro il Genoa. La scorsa stagione gli uomini di Ventura tra le mura amiche sconfisse la Lazio per 1-0 sotto una fitta nevicata grazie al gol di Jonathas. La direzione di gara dell’incontro è affidata a Tagliavento di Terni, con la Lazio non ha molti precedenti positivi; i giudici di linea sono Ghiandai e Schenone, il IV Uomo Cariolato; gli assistenti addizionali sono invece Irrati e Baracani. Inizia molto bene la Lazio, con il piglio giusto per provare a chiudere il Torino nella sua metà campo, ma il match parte con una buona intensità. Buona Lazio, ma i piemontesi ultimamente stanno giocando un grande calcio e anche in questo match non sono da meno, andando vicini al gol con un colpo di testa di Basha. Al 19‘ arriva il vantaggio dei padroni di casa grazie alla rete di Kamil Glik, servito involontariamente da uno stop di D’Ambrosio, ma l’immobile difesa biancoceleste è la prima colpevole. Prova a reagire immediatamente la Lazio con Lulic, ma il Toro è padrone del campo e risponde con Cerci in maniera molto pericolosa. La squadra di Petkovic però torna sotto e prende coraggio: al 39‘ va vicina al pareggio in due circostanze nella stessa azione, prima con un gran tiro di Biglia e poi con un colpo di testa di Konko. Insistono i capitolini e ci provano con Dias ed Hernanes, ma la prima frazione di gara si chiude con il vantaggio granata. La ripresa si apre con un forcing impressionante della Lazio che mostra una grande grinta ma soprattutto un fraseggio veloce e di qualità, ma di occasioni clamorose non ce ne sono. I biancocelesti portano però costanti pericoli nell’area avversaria, collezionando corner (ben 15). Ci provano in serie Candreva, Dias, Hernanes, Perea, Keita e Floccari, ma il risultato non si sblocca in una partita stregata per la Lazio, comunque protagonista di un secondo tempo fantastico per gioco espresso.
IL MATCH- Comincia bene la Lazio, con personalità, ma non serve molto al Torino per prendere il sopravvento e mostrare un bel gioco. Al 5‘ Tagliavento fischia un fallo a Glik su Candreva, ma dal replay si capisce che il difensore polacco interviene sul pallone. Pochi secondi più tardi Cana colpisce il palo di testa con un ottimo stacco, ma a gioco fermo; in realtà non sembrano esserci state particolari scorrettezze. Al 7′ primo fuorigioco della partita segnalato correttamente a Ciro Immobile: molto bravo il guardalinee. Al 18‘ primo giallo di questo pomeriggio piemontese: è per Lucas Biglia. Il giocatore argentino trattiene Farnerud che stava andando via in contropiede: cartellino inevitabile. Al 19′ passa in vantaggio il Torino con Glik che sfrutta una dormita della difesa biancoceleste. Prova a rialzare la testa la formazione capitolina, ma a fatica. Ancora molto bene i giudici di linea su un’azione d’attacco dei ragazzi di Petkovic: Perea prova la sponda di testa, ma il colombiano viene colto molto bene in posizione di offside, non facile da vedere. Al 35‘ arriva anche la seconda ammonizione del match, stavolta per Perea, che interviene da dietro in scivolata su Darmian che stava calciando. Un giallo che ci può stare. Un minuto più tardi rischia il cartellino anche lo stesso Darmian che alza un po’ troppo la gamba sul ginocchio di Pereirinha. Nel secondo dei due minuti di recupero arriva anche il primo cartellino giallo per i granata, precisamente per Basha. Il numero 4 del Toro falcia Lulic che lo aveva saltato di netto; il giallo è il minimo. Sull’ultima occasione del primo tempo Hernanes trova il gol con un bel tiro di controbalzo, ma Tagliavento aveva già fischiato due volte. Al riposo è 1-0. Al 10‘ ammonito Cerci. L’esterno della nazionale protesta in maniera veemente per un fallo di Dias ai suoi danni abbastanza netto, che però Tagliavento non segnala; il fischietto di Terni sventola il secondo cartellino ai padroni di casa. I secondi 45 minuti vedono una Lazio completamente trasformata, indiavolata nel pressing, brava e veloce nel giro palla. Al 33‘ un’altra ammonizione per il Toro, stavolta per Glik. L’autore del gol granata interviene male su Perea a centrocampo e anche in questo caso il cartellino giallo è più che legittimo. Il Torino prova a ripartire in contropiede, ma fatica anche così; su un lancio lungo per Cerci l’ex Roma e Pisa viene pescato ancora ottimamente in fuorigioco. Spinge in maniera forsennata la Lazio, ma esce ancora sconfitta: non si schioda l’1-0.
IL VOTO- Per Tagliavento una gara non complicata, senza infamia e senza lode; solo pochi errori senza molto rilievo. Quello che invece si è distinto quest’oggi è il pacchetto dei giudici di linea composto dagli assistenti Schenone e Ghiandai, sempre puntuali e precisi nelle segnalazioni delle posizioni di fuorigioco. Il 6,5 finale è soprattutto merito loro.
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