TOUNKARA: “Sono contento che la Lazio creda nei giovani. Con il 4-3-3 troverò più spazio”

NOTIZIE SS LAZIO- Escluso nella prima parte del ritiro per motivi disciplinari, Mamadou TOUNKARA appena arrivato ha lasciato il segno. E’ andato infatti in gol contro il Bari nell’amichevole di qualche giorno fa. Ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 il giovane attaccante racconta il suo secondo ritiro:

Sei un esperto ormai, è il tuo secondo ritiro. Come ti stai trovando con la squadra?

Io lavoro ogni giorno per il gol, per aiutare la squadra. Il gol è arrivato e sono contento perché è il premio per il mio lavoro.

Sarà una stagione molto importante sia per la Lazio che vuole riscattarsi sia per la Primavera vuole confermarsi dopo la vittoria in coppa italia dell’anno scorso. Cosa ti aspetti tu che sarai protagonista di entrambe le squadre?

Voglio essere protagonista in tutte e due. Cerco di far bene ovunque io sia per portare la Lazio in avanti.

La lazio conta molto su di te, anche i tifosi ti vogliono bene. Poi quest’anno ci sono Minala, Guerrieri, Cataldi, Strakosha.. Ti piace questo gruppo giovane?

Si mi piace. Alcuni c’erano anche l’anno scorso. Siamo giovani ma abbiamo la tecnica e la qualità per vincere il più possibile con la Lazio.

Sei in stanza con Minala. Come ti trovi?

Siamo gli ultimi arrivati quindi ci hanno messo in stanza insieme. Stiamo spesso al telefono oppure guardiamo la televisione insieme. 

Il tuo nome completo è Mamadou Tounkara Tounkara. Ci spieghi questa curiosità?

Sono il cognome di mamma e papà che, essendo cugini alla lontana, hanno lo stesso cognome.

Sei contento di essere in club che punta molto sui giovani?

Si sono contento di trovarmi qui con la prima squadra perché se siamo qui è perché contano su di noi. Abbiamo le possibilità per dare una mano e dobbiamo farlo.

L’impostazione di Pioli sembra essere il 4-3-3 quindi per un attaccante come te che può giocare sia al centro che sull’esterno ci sarà più possibilità..

Con questo modulo giocavo a Barcellona. Sicuramente essendo tre invece di due ci sarà più spazio. Vedremo cosa deciderà mister Pioli.

Ti piace il lavoro con il pallone?

Sono cresciuto lavorando con il pallone. A Barcellona facevamo quasi solo questo. Va molto bene secondo me perché poi quando arriva il giorno della partita devi sapere cosa fare con il pallone.

Immagino che anche per te Miro Klose sarà un grande esempio. Quando tornerà con lo scettro del miglior marcatore nei mondiali cosa gli dirai?

Quando eravamo a tavola prima della partenza per il mondiale gli avevo chiesto quanti gol avrebbe fatto e lui mi ha detto due. Quando ho visto che ci è riuscito sono rimasto a bocca aperta. Quando tornerà gli farò moltissimi complimenti, perché è di un altro livello. E’ anche difficile spiegare cosa significa fare allenamento o partite con un campione del mondo, è una fortuna unica e devo sfruttarla.