Trenta giorni fa l’ingresso nell’Olimpo biancoceleste di Lulic & co.

APPROFONDIMENTO LAZIONEWS.EU – Un mese fa l’apoteosi. Sono passati esattamente 30 giorni da quella zampata di Lulic al minuto 71, un numero che è entrato nella storia della Lazio e che ha riacceso, quasi per uno strano scherzo del destino, vecchi e amari ricordi alla Roma (le due unità dal quale è composto ricordano malignamente il risultato di un delle più grandi delusioni giallorosse…), come se non bastasse lo sconforto e la delusione per la sconfitta nella “gara del secolo”. Un gol che ha fatto entrare di diritto l’esterno bosniaco e tutta la truppa Petkovic lì dove osano solo le vere aquile: nell’ “Olimpo degli dei biancocelesti”, luogo nel quale figurano personaggi come Maestrelli e Chinaglia, Eriksson e Nesta ma anche Fascetti e Fiorini. Insomma tutti coloro che hanno scritto la storia dei successi biancocelesti e non solo. Tra le loro imprese si annoverano scudetti, coppe o impossibili salvezze, ma quello che hanno fatto gli uomini di Petkovic non può essere assolutamente paragonato a nulla di tutto ciò: l’impresa compiuta all’Olimpico 4 settimane fa non ha precedenti e forse non li avrà mai…
Vincere una Coppa Italia non è una sorpresa per la Lazio visto che nella sua bacheca ne figurano ben sei (terzo miglior club italiano insieme alla Fiorentina, ndr), ma vincerla contro i rivali di sempre, contro la Roma, in un derby che sarà raccontato per decenni…beh, questo non era mai successo nella centenaria storia della Lazio. Klose, Hernanes, Lulic, Candreva, Marchetti e poi ancora Mauri, Ledesma, Cana, Radu, tutti loro si sono guadagnati, per forza di cose, l’acceso in un’area privilegiata nelle memorie del club, laddove verranno ricordati per sempre come gli eroi che fecero l’impresa…

BISOGNA GUARDARE AL FUTURO ORA – Archiviato il prezioso successo (al di là della supremazia cittadina, la Coppa Italia ha regalato anche l’accesso diretto in Europa League), la Lazio sta programmando il futuro per far sì che questo successo non resti un caso isolato ma che sia solo l’inizio di uno splendido ciclo. La prossima stagione sarà un autentico spartiacque: confermarsi non è mai semplice. Inoltre diversi componenti della rosa hanno fatto il loro tempo con la casacca biancoceleste ed il gruppo plasmato nel biennio della gestione Reja ha raggiunto la propria “deadline“. Occorre ora una inevitabile ritinteggiata di verde a questa rosa. Il prossimo anno i tifosi biancocelesti vedranno molte facce nuove e soprattutto giovani: starà a Vladimir Petkovic creare quel giusto mix tra esperienza e rinnovamento in grado di mantenere competitiva la sua Lazio. Perchè nel calcio non c’è tempo di sedersi sugli allori, per quanto dorati possano essere, il futuro si scrive ora…

D.G.