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Troppo Napoli per questa Lazio, l’Olimpico è ancora terra di conquista
Il Napoli batte la squadra di Pioli grazie alle reti di Higuain e Callejon, si interrompe la striscia positiva laziale…
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Pubblicato il 3/02 alle ore 22.39
LAZIONEWS.EU – Sette risultati utili consecutivi, la Lazio è chiamata alla prova del 9 contro la più forte del campionato, il Napoli. Gli uomini di Sarri non hanno nessuna intenzione di cedere il passo, si capisce fin dalle prime battute. Bastano sette minuti per il primo brivido: Basta effettua un retropassaggio killer, Higuain si trova la palla tra i piedi quasi per caso, il bomber partenopeo è quasi sorpreso da tanta generosità e non ne approfitta, Marchetti riesce a parare d’istinto. La Lazio è in partita, risponde colpo su colpo al Napoli , ma è un’illusione. Al 24° la svolta: Callejon per Higuain, l’argentino perdona una volta, la seconda no. Destro che sbatte su Marchetti e poi sul petto dell’attaccante: bravura e fortuna sono un mix letale per i biancocelesti, gli azzurri sono in vantaggio. Passano 3 minuti e arriva il raddoppio: difesa laziale troppo alta, Callejon, tenuto in gioco da Mauricio, si infila nella spaesata retroguardia biancoceleste. Pallonetto morbido e 2-0. La partita della Lazio dura nemmeno mezz’ora. Si fa male anche Candreva, una distrosione alla caviglia lo toglie dalla contesa troppo presto. Le speranze sono già ridotte al lumicino.
Nella ripresa nessun cambio: a Sarri va bene così, Pioli sembra quasi rassegnato. Il match non ha più nulla da dire, la Lazio non riesce a reagire. L’unico a provarci è Lulic, con scarsi risultati. Al 61° Konko avrebbe anche l’occasione per riaprila, ma come a Udine, il suo colpo di testa finisce fuori: se le palle gol migliori capitano a un difensore che si proietta in avanti qualche domanda è d’obbligo. La Lazio in campo non c’è, i soliti idioti sugli spalti si: l‘arbitro è costretto a interrompere il match per cori razzisti nei confronti di Koulibaly e per il solito coro discriminatorio nei confronti dei napoletani. Una pagina da non ricordare in una serata da dimenticare. Entra Mauri, la mossa pare quasi un messaggio alla società. Troppo forte il Napoli, molto più dei 18 punti che prima della partita separavano le due squadre: per portare via punti alla squadra di Sarri serviva una vera e propria impresa, ma per la Lazio di quest’anno è veramente troppo.
Matteo Vana
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