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Tutti liberi i laziali, ma il “caso Varsavia” non è chiuso
IL TEMPO (M.Vitelli). Ieri è scaduta la custodia cautelare per i supporters biancocelesti rinchiusi nel carcere di Bialoleka, ma l’avvocato tuona: “Vogliamo totale giustizia…”
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Ieri è terminato finalmente l‘incubo della prigionia per gli ultimi due tifosi laziali rinchiusi nel carcere di Bialoleka, Matteo Buttinelli e Daniele De Paolis, per la scadenza della custodia cautelare, che dura 60 giorni. Ieri, spiega l’edizione odierna de ‘Il Tempo’, è arrivata anche la sentenza sull’istanza di revisione del processo di primo grado presentata dall’avvocato Roberto Privitera per loro e per Alberto Corsino. Tredici supporters della Lazio erano stati condannati per «radunanza sediziosa» e i giudici hanno cassato la sentenza decretandone l’annullamento. «Un provvedimento che ripristina tardivamente la verità; ora attendiamo i prossimi sviluppi per ottenere totalmente giustizia». Sono le parole del’avvocato Privitera rilasciate al quotidiano. Intanto sono in programma i prossimi ricorsi, fissati per il 4 e il 5 febbraio, quando verranno giudicate le istanze presentate dai legali degli altri dieci tifosi biancocelesti condannati dai Tribunali di Varsavia.
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