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Ultimatum Anderson, per ora rimane in Brasile
IL MESSAGGERO (D. Magliocchetti) – Il fondo inglese è l’unico responsabile di questo affare mancato ma pare che la minaccia di sfruttare l’Art.18 lo abbia ammorbidito. In 3 giorni arriverà la risposta definitiva…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Non è ancora finita. Anderson si è promesso alla Lazio e Tare ha detto che lo aspetterà, ma la situazione sta diventando sempre più complicata. Allo stato attuale serve solo il benestare della Doyen Sports, il fondo inglese che detiene il cinquanta per cento del cartellino. Un affare paradossale, dove c’è il sì di tutte le parti che contano, ma resta bloccato per via del potere di questo fondo britannico. Il Ds della LAZIO non può che essere amareggiato visto che – racconta ‘Il Messaggero’ – era praticamente tutto chiuso: cifre per il cartellino e contratto del giocatore ma Tare è tornato a Roma perché «è stato fatto tutto quello che si doveva fare. L’affare è stato chiuso più volte, ma sono stati giorni intensi, caratterizzati da una trattativa molto difficile, anche perché abbiamo avuto a che fare con questo fondo che ogni volta cambiava idea e carte in tavola». Intanto subito dopo la minaccia di andare alla Fifa, per la prima volta il Fondo si è mostrato in modo positivo e ha garantito alla Lazio, che avrebbe dato una riposta entro tre giorni. Nella nottata, altro summit tra l’agente del calciatore e il Fondo mentre FELIPE ANDERSON fa sapere: «Ho scelto la Lazio, ho tolto tutte le mie cose dall’armadietto, ma se ci saranno ancora ostacoli, farò qualsiasi cosa…».
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