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Una LAZIO di epurati

IL TEMPO (S. Pieretti e G. Baldinacci) – Quella della squadra capitolina è una storia di cause “perse”…

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lotito derby

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – La storia parte da lontano, come ricorda Il Tempo. Nel 2004, la pretesa di tagliare ulteriormente gli ingaggi ai calciatori fa scoccare le preme scintille. Dino Baggio e Paolo Negro decidono di non assecondare la proposta del presidente: spalmare 2,3 milioni di ingaggio annuo in quattro anni, rinunciando anche a trecentomila euro. I due calciatori vengono messi ai margini della prima squadra. Si va davanti al tribunale, i giocatori denunciano il club per mobbing, alla fine la Lazio è condannata a risarcire i due calciatori. Altro giro, altra corsa. Estate del 2005, Lotito si presenta nel ritiro di Fiuggi per tagliare gli ingaggi di Sereni, Dabo, Cesar, Zauri, Liverani e Baronio. Nessuno ha intenzione di adeguarsi. Behrami entra in rotta di collisione con la dirigenza, sfrutta l’articolo 17 per liberarsi dal vincolo ma trova in extremis un accordo che lo porta a vestire la maglia del West Ham. Poi è la volta di Mutarelli, Bonetto e Manfredini. Il centrocampista ivoriano vince l’arbitrato, la Lazio è condannata a pagare 80 mila euro. Mutarelli chiede lo svincolo alla Lega e ottiene un indennizzo di 180 mila euro, Bonetto ne ottiene 45 mila. L’anno successivo sulla graticola ci sono Ledesma, Pandev e De Silvestri: anche loro si allenano a parte, anche loro vengono epurati. Una causa dopo l’altra, sempre in guerra col mondo intero. Anche Guglielmo Stendardo non è esente da epurazione. Viene messo fuori rosa, vince la causa contro la Lazio e costringe Lotito a devolvere in beneficienza l’intera somma del risarcimento. La squadra degli epurati si ingrossa di anno in anno. Nella passata stagione sono entrati a far parte del club anche Foggia, Barreto, Diakitè, Cavanda e Zarate. L’argentino si è rivolto direttamente alla Fifa ottenendo lo svincolo contrattuale. Tante, troppe cause. Alcuni procedimenti si perdono anche per strada, come quello intentato da Lucas Correa, e vinto dallo stesso giocatore che ha anche ottenuto 15 mila euro di indennizzo. Ma le liti abbracciano anche ex personaggi del mondo Lazio, come Roberto Mancini, denunciato dal presidente Lotito nell’agosto del 2004 “per comportamento sleale nei confronti della società”. Stessa situazione per quanto riguarda l’ex direttore generale Giuseppe De Mita. Tante cause perse, e ancor più litigi: storico quello con Angelo Peruzzi. Per finire l’ultima controversia in casa Lazio quella tra il presidente Lotito e il tecnico Vladimir Petkovic.

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