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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari
Il telecronista Mediaset analizza l’ultima giornata di campionato soffermandosi sui tre momenti più salienti…
IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 5° giornata:
Il Buono: MORATA
“E’ un grande calciatore e una persona spettacolare, determinante per il mio inserimento alla Juve: mangiamo spesso insieme e dividiamo la stanza d’albergo in trasferta, mi da tantissimi consigli.” Queste le parole di Alvaro Morata che dopo la prima rete segnata in Serie A contro l’Atalanta ringrazia Fernando Llorente. L’ex attaccante del Real Madrid entra al posto di Re Leone e segna, ma Alvaro non si lascia andare a dichiarazione conflittuali circa il suo impiego. Il ragazzo sceglie un profilo basso e con queste parole dimostra umiltà e rispetto verso il compagno di squadra. Un giovane buono, un esempio.
Il Brutto: HAMSIK
Dove è finito Marek Hamsik ? Problema tattico o altro? Tante domande con una sola certezza: il mare chiaro si è sbiadito. Del centrocampista devastante negli inserimenti e letale in fase realizzativa si è persa traccia. Hamsik è diventato troppo normale e in campo sembra il fratello di quello che abbiamo ammirato in passato. Troppo brutto per essere vero, troppo normale per essere Marek. Il ragazzo appare ingabbiato e non riesce proprio ad andare, in campo si nota solo la cresta. Qualcuno faccia qualcosa, qualcuno riporti al Napoli il vero Hamsik.
Il Cattivo: GASPERINI
Il tecnico del Genoa perde il derby per 1-0 e a fine partita si scaglia contro la moviola di Mediaset e i giudizi di Graziano Cesari e Pistocchi perché questi ultimi ritengo valido il gol della vittoria blucerchiata. Gasperini lamenta il fuorigioco e un’azione di disturbo su Perin, poi fa appello alle regole che sono chiare e quindi non vanno modificate o interpretate. La delusione annebbia la vista al tecnico. Nel caso specifico sulla punizione di Gabbiadini, in off side di posizione ci sono tre blucerchiati, il più avanzato è Romagnoli che però è dietro e distante rispetto a De Maio, il quale colpisce appena il pallone e dunque sana tutto (come Nagatomo a Milano). Inoltre non c’è disturbo su Perin (sono tutti oltre l’area di porta), che dopo la rete se la prende con De Maio. Gol regolare. Gasperini fa il cattivo e alza la voce ma il tecnico ha torto, forse avrebbe fatto meglio ad arrabbiarsi con i suoi messi molto male nella circostanza.
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