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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari
Il telecronista Mediaset analizza l’ultima giornata di campionato soffermandosi sui tre momenti più salienti…
IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 25° giornata:
IL BUONO: ANDERSON
6 gol segnati, 6 assist, uno ogni 165 minuti giocati e negli ultimi 3 mesi un assist ogni 96 minuti. Inoltre con lui in campo la Lazio ha centrato 5 vittorie, 2 pareggi e una media di oltre 2 gol fatti a partita. Questi i numeri di Felipe Anderson, ma i numeri sono freddi e non rendono fino in fondo e per spiegare il talento e la forza dell’ ex Santos è necessario ammirarlo nei 90’. Contro il Sassuolo FA7 è stato protagonista di una partita da cineteca. Assist e gol da incorniciare e da raccontare ai posteri. Elegante come una pantera, agile come una gazzella e letale come un cobra. Tutto in Felipe. Pazzesco il gol realizzato ai ragazzi di Di Francesco. Quando il pallone è arrivato dalle sue parti il brasiliano ha guardato il portiere e poi con il piede destro ha accarezzato il pallone, cullandolo dolcemente verso la porta. Un gemma figlia della sua fantasia e imprevedibilità. Una partita nella partita quella di Anderson contro il Sassuolo capace di rapire, con numeri e giocate, il cuore di tutti gli appassionati di calcio.
IL BRUTTO: NAPOLI
Nell’ultima giornata il brutto è del Napoli. Un ‘altra occasione cestinata dagli uomini di Benitez per agguantare il secondo posto. Una sconfitta, quella con in casa con il Torino, che ha mandato su tutte le furie Don Rafa. “ Tutto sbagliato” ha tuonato il tecnico ex Liverpool, approccio e atteggiamento da dimenticare. Questi i principali capi d’accusa rivolti alla squadra che sotto di un gol, al 68 del st contro i granata, non ha mai dato un segnale di volere riprendere la partita. Insomma Higuain e compagni sono sembrati svuotati e poco determinati e neanche l’impegno di Europa League può giustificare una simile prestazione anche perché il Napoli, forte del 4-0 esterno in casa, al San Paolo contro i turchi ha svolto un allenamento di rifinitura. Una brutto ko quello con il Toro e adesso Benitez si attende dai suoi un’immediata risposta, di passeggiate il Napoli in questa stagione ne ha fatte troppe.
IL CATTIVO: SALAH
Impressionante Salah. Una sua firma contro l’Inter ha consentito alla Fiorentina di volare sempre più in alto. Il Messi egiziano, così definito, è spietato. All’ex Chelsea basta concedere qualche minuto per schiantare l’avversario di turno. Un pistolero infallibile e tremendamente cattivo. Quattro presenze in campionato, 180 minuti in campo, 3 gol e 3 punti portati alla viola partendo per tre volte dalla panchina. Numeri da capogiro, come le sue giocate in campo tutte effettuate a velocità supersonica. Mohamed Salah: la stella viola.
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