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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari
Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu,..
IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 26° giornata.
Il BUONO: PIOLI
“ Grande Lazio non ti fermare.” Queste le parole di Pioli al termine della partita. NO! Grande è il tecnico dei biancocelesti che nel giro di sei mesi ha costruito una squadra capace di esprime un calcio spettacolare e la stupenda partita contro la Fiorentina è soltanto il risultato del suo lavoro. Squadra corta, pressing, sovrapposizioni, qualità e tante idee. Principi cari a chi ama il bel calcio. Inoltre, contro la viola, la Lazio ha espresso un’intensità che raramente si vede nel calcio italiano. I cambi di ritmo, le brusche accelerazioni e la corsa continua, esibita contro la Fiorentina, hanno dato la sensazione di assistere ad una partita della premier dove le pause sono abolite. In panchina non c’erano Fergusson o Mourinho ma Stefano Pioli, un tecnico poco da copertina, uno che non usa il violino per ammaliare la folla, un allenatore che ha scelto il bel calcio per far parlare di se. Una scelta che al momento premia Pioli. La sua Lazio lunedì sera, contro un avversario vero che veniva da 8 risultati utili consecutivi, ha giocato una delle più belle partite degli ultimi 15 anni di storia biancoceleste. Insomma Pioli ha superato Roberto Mancini che alla guida della Lazio, dal 2002 al 04, aveva impressionato per qualità di gioco. 47 gol segnati, secondo migliore attacco della serie A, 9 giocatori in gol, 31 le reti dei centrocampisti, 15 quelli degli attaccanti di cui 8 di Klose, già a più rispetto alla passata stagione. Numeri che certificano la nascita del PIOLISMO.
Il BRUTTO: Federico MATTIELLO
Dopo aver toccato la gioia dell’esordio in A, il 9 novembre con la maglia della Juventus, domenica per il giovane Federico Mattiello, appena 19enne e in prestito al Chievo, è arrivato un momento terribile. Durante la partita contro la Roma un brutto scontro con Nainggolan, gli ha fatto riportare la frattura di tibia e perone. Un immagine forte che è meglio non rivedere. A questo proposito il flash più bello, tra quelli riproposti in Tv e nei social, è quello di Keita e Gervinho che scortano la barella con il ragazzo cercando di tranquillizzare il giovane calciatore. A fine gara anche l’incolpevole Naiggolan ha mandato messaggi di conforto per Mattiello. Il calcio purtroppo è anche questo. La sfortuna ha bussato alla porta di Federico, che adesso dovrà aspettare 7 mesi per tornare a giocare, ma siamo che quando tornerà nel prato verde quell’infortunio sarà solo un lontano ricordo. In bocca al lupo Federico.
IL CATTIVO: HIGUAIN
Gol pazzesco quello del Pipita contro l’Inter. Una rete voluta, cercata e trovata con la solita cattiveria che contraddistingue il bomber vero. L’argentino continua ad essere una garanzia, il Napoli meno. Gonzalo segna, il Napoli si ferma sempre sul più bello. Higuain fa 13 in campionato, la squadra 1 punto nelle ultime due partite, l’Ex Real realizza la 20 esima rete in 39 partite, il Napoli si fa raggiungere al terzo posto dalla Lazio. Insomma El Pipità c’è, il Napoli no. Una situazione che autorizzerebbe un urlo di rabbia di Gonzalo verso la squadra, con uno come lui non puoi non lottare per il primo posto.
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